Covid alto Jonio, l'emergenza è adesso: «riaprire ora l'ospedale di Trebisacce»
L'appello del movimento Italia del Meridione al commissario Longo: le buone intenzioni non bastano da sole. Ora servono i fatti. E intanto si attende il via libera di urbani
TREBISACCE - È ancora emergenza Covid nell'alto Jonio cosentino. Rocca Imperiale è da due giorni in zona rossa, i casi continuano ad aumentare più o meno in tutti i comuni a ridosso della Basilicata e con essi aumenta anche la richiesta di accesso alle cure ospedalieri. Ma si sa, nella Sibaritide l'unico ospedale di riferimento - per tutte le patologie (compreso anche e soprattutto la Sars-Cov-2) - sono i presidi di Corigliano-Rossano. Che sono al collasso ormai da tempo.
Serve, allora, potenziare - adesso - la rete ospedaliera territoriale. Soprattutto serve velocizzare l'iter per la riapertura dell'ospedale di Trebisacce. A chiederlo, dopo le parole del commissario Longo in Consiglio regionale, sono i cittadini e oggi anche il direttivo provinciale di Italia del Meridione. «Prendiamo atto - dicono - dell'audizione del commissario della Sanità calabrese Guido Longo nell'ultimo Consiglio regionale, nel quale ha ribadito che l'Ospedale Chidichimo di Trebisacce sarà riaperto in tempi brevi, facendo espressamente riferimento alle dichiarazioni del Commissario ad acta Andrea Urbani. Chiediamo però - scrive nella nota il responsabile IdM dell'alto Jonio, Andrea Renne - di farlo subito. Perché se non ora quando? Non c'è più un minuto da perdere. I tempi brevi annunciati pomposamente si stanno pericolosamente allungando troppo... mai come adesso - precisa - l'ospedale di Trebisacce poteva essere utile e funzionale ad arginare la diffusione della pandemia e offrire di fatto una soluzione a tanti cittadini, che per patologie diverse dal Covid devono percorre decine se non centinaia di chilometri. IdM è da tempo ormai sul fronte della battaglia per quanto riguarda l'emergenza sanitaria nell'alto Jonio cosentino e non intende restare alla finestra ad attendere chissà quanto tempo. Il tempo è scaduto!»
«La pandemia non ci aspetta e per quanto ci riguarda siamo e resteremo vigili, perché ancora l'Ospedale non è aperto e di parole in questi anni ne abbiamo sentite fin troppe. Questo territorio ha patito in questi lunghi 11 anni di commissariamento della Sanità calabrese l'isolamento e l'indifferenza. La riapertura dell'Ospedale, se riapertura sarà come ci auguriamo, sarà il frutto delle tante e innumerevoli battaglie che questo territorio ha portato avanti. Non sarà certo una gentile concessione di chi oggi ha le redini del comando ad aver determinato gli eventi, tra l'altro con sentenze esecutive cha vanno solamente attuate. IdM è da tempo ormai sul fronte della battaglia per quanto riguarda l'emergenza sanitaria nell'Alto Jonio cosentino e non intende restare alla finestra ad attendere chissà quanto tempo. Il tempo è scaduto!»