Gli interrogativi della Lega sull'atto di acquisizione di Castello San Mauro: «cosa c’è dietro?»
Se lo chiede Lamenza, coordinatore territoriale gruppo Lega Salvini, che attacca l’amministrazione comunale a giuda Stasi su diversi fronti

CORIGLIANO-ROSSANO - «La chiusura dei teatri a Corigliano Rossano non è mai divenuta operativa. Il teatrino della politica, infatti, offre materia giornaliera con rappresentazioni quotidiane di sceneggiate napoletane, farse e tragedie greche. Un programma vario ma inconcludente se si considera che la risoluzione dei problemi rimane appesa al poi vediamo, ora si vedrà, ecc… Il Sindaco vola alto (10 cm da terra) sempre con la sua divisa che contempla la fascia tricolore che indosserebbe anche sul pigiama».
Inizia così il comunicato stampa di Paolo Maria Lamenza, Coordinatore territoriale gruppo Lega Salvini che così continua: «Se qualcuno (e sono in tanti) lo attacca, non risponde e allerta la truppa di maggioranza che si spara i suoi pistolotti per far sentire che esiste, che pur non avendo voce in capitolo su mobilità da Firenze a Corigliano, assunzioni di soggetti sui quali si legge di tutto e di più, difende il prode condottiero, l’impavido amministratore che non amministra come dovrebbe».
«Non torno sul ritardo nella redazione dello statuto, - aggiunge - che sarà pronto a fine mandato amministrativo di Stasi. La presidente di commissione, ha sposato l’adagio del chi va piano va sano ma in questo caso non va lontano, anzi».
«Torno, invece su Insiti, - continua facendo riferimento ad una inchiesta recentemente apparsa in tv - Una vergogna planetaria rispetto alla quale Stasi non può parlare e non se ne conoscono i motivi visto che lui e Libera sono contro i soprusi, le prepotenze, ecc. ecc. Quale maggiore violenza di questa, operata scientificamente con connivenze denunciate alla Magistratura da eminenti rappresentanti dell’attuale maggioranza ed oggi proni di fronte ad un soggetto che se ne frega delle istituzioni o ha amici nelle stesse».
«Però Stasi – incalza - è sensibile ai beni culturali e per distrarre l’attenzione dai quattro ettari che ha deciso di “regalare” ad un privato, vista la sua inerzia, fa deliberare alla giunta un atto di indirizzo per acquistare il diroccato ma bello, Castello di San Mauro, nei pressi di Cantinella. Su questo sono necessarie alcune domande: Di chi è il bene? Esistono parentele con amministratori in carica? Quali fondi verranno attivati? Meglio che si dicano prima queste cose, tanto per essere chiari nei confronti dell’opinione pubblica ed in nome della chiarezza».
«Ah, dimenticavo, siamo a 14 giorni dalla scadenza dei termini per l’approvazione del bilancio previsionale e non ho sentito nulla di riunioni di commissione competente, di deposito di atti ecc. ecc. Ovvio che si farà alla paesana, un’altra rappresentazione teatrale, magari da remoto, così si potrà cucinare, stare in mutande e poi intervenire a mezzo busto, stando attenti a non dire parolacce a microfoni aperti. Sono sempre più convinto che è avvenuta la fusione, stai a vedere di cosa» conclude.