Covid a Cassano Jonio, Garofalo: «I 445 casi dichiarati da Rizzo pesano come un macigno»
Il portavoce del comitato spontaneo addita la causa di tutto ciò nei confronti di coloro che sono stati troppo irresponsabili
CASSANO JONIO - «La dichiarazione resa dal direttore sanitario dell'Asp di Cosenza, Martino Rizzo, sull'aumento dei contagi nella sibaritide, destano allarme e preoccupazione». Lo afferma in una nota, il portavoce del comitato spontaneo di cittadini in difesa per il diritto alla salute di Cassano Jonio, Francesco Garofalo.
«I dati forniti dal direttore Rizzo parlano da soli: dal 22 al 28 marzo si sono registrati 445 casi. Se così è - evidenzia Garofalo -, ci troviamo di fronte ad un’emergenza addebitabile ad una irresponsabilità diffusa, con l'aggravante della dichiarazione di zona rosa per l'intera Calabria. Ancora una volta, si tocca con mano la sciatteria, di coloro i quali non hanno voluto rinunciare alla loro libertà, mettendo a rischio la salute propria e altrui, in un sistema già fragile di suo».
«Continuare su questa strada, al di là del piano vaccinazione, significa mettere a dura prova tutti i dispositivi e le precauzioni messi in atto per fronteggiare l'emergenza. Oltre modo, anche infliggere un ulteriore duro colpo ai commercianti, alle imprese, tanti dei quali, hanno abbassato le serrande, non sapendo quando potranno riaprirle e restando sospesi nell'incertezza sul futuro che li attende. Le parole di Rizzo - conclude Garofalo -, pesano come un macigno sulla testa di chi mette in pericolo la salute pubblica. La parola d'ordine dovrà essere responsabilità».