«All’Asp Cosenza regna il caos», ecco quanto denuncia Guccione (Pd)
Il consigliere regionale: «La cosa più grave è la mancanza dell’inventario dei beni mobili e immobili. A questo bisogna aggiungere doppi e tripli pagamenti di una stessa fattura, spese legali»
COSENZA - «L’Asp di Cosenza, con delibera numero 205 del 24 marzo 2021, ha indetto una manifestazione di interesse per l’affidamento della fornitura di un servizio di revisione contabile di un prospetto dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza costituito dal fondo rischi e oneri per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019 e dai conti economici degli esercizi 2018 e 2019 (insieme ai Prospetti), predisposti per la finalità del recepimento degli stessi all’interno dei Bilanci da adottare ai sensi dell’articolo 31 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, numero 118».
È quanto si apprende da un comunicato stampa di Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito Democratico che aggiunge: «L’incarico avrà ad oggetto l’emissione di una relazione di revisione sui prospetti il cui esame verrà condotto secondo i criteri previsti dai principi di revisione internazionali e comporterà quei sondaggi delle strutture contabili e quelle procedure di verifica necessarie nella fattispecie per consentire di esprimere un giudizio sul fatto che i Prospetti siano stati redatti in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai criteri illustrati nelle note esplicative agli stessi. L’importo complessivo massimo del servizio è di 213 mila euro oltre Iva, l’incarico di durata 6 mesi dalla firma del contratto».
«Ho più volte denunciato il caos organizzato che regna all’Asp di Cosenza – spiega -, presentato interrogazioni per chiedere conto dell’ammontare del contenzioso che risulterebbe di oltre un miliardo di euro, ma la cosa più grave è la mancanza dell’inventario dei beni mobili e immobili. A questo bisogna aggiungere doppi e tripli pagamenti di una stessa fattura, spese legali e il fatto che a tutt’oggi non siano stati approvati i consuntivi 2018 e 2019, nonostante all’Asp di Cosenza si siano succeduti ben sette commissari. Tutto ciò potrebbe giustificare tale provvedimento, ma l’affidamento ad esterni del servizio di revisione legale dei Bilanci di esercizi 2018-2019 dell’Asp di Cosenza sembrerebbe una sorta di duplicazione dei compiti del Collegio dei revisori dei conti che è composto da un rappresentante della Regione Calabria, un rappresentante del ministero della Salute e uno del ministero dell’Economia».
«Il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, con Dca n. 21 del 10 febbraio 2021, - aggiunge - ha sottoscritto l’assegnazione degli obiettivi di mandato. Tra gli obiettivi c’è quello di approvare, entro 90 giorni dalla nomina, i Bilanci aziendali relativi agli esercizi già conclusi (Art. 2, comma 4, Dl 150/2020). Dalla delibera 205 del 24 marzo 2021, però, si evincerebbe che questo potrebbe avvenire solo dopo un anno».
«In Calabria, l’attività della KPMG, che dal 2009 ad oggi ha avuto compensi per oltre 11 milioni di euro per garantire il monitoraggio del debito e l’assistenza nella predisposizione dei bilanci delle Asp e della Aziende ospedaliere del sistema sanitario calabrese, non ha prodotto alcun risultato visto il disastro dei Bilanci dell’Asp di Reggio Calabria e Cosenza. Tutto questo non è servito a fare chiarezza e a mettere ordine nei conti e nell’avere un dato definitivo sull’ammontare del debito della sanità calabrese» conclude.