Il Peperoncino Jazz Festival si consacra definitivamente come uno dei maggiori eventi dell’estate coriglianorossanese
di MARTINA FORCINITI Tredici anni di stile e personalità vissuti all'ombra di quella speciale cornice che è il Chiostro di San Bernardino a Rossano. Il Peperoncino Jazz Festival si consacra definitivamente come uno dei maggiori eventi dell’estate coriglianorossanese. Con quel suo ritmo che non dà tregua, irresistibile, assecondato da centinaia di finissimi cultori della musica provenienti da ogni parte della Calabria per farsi avvolgere dal caratteristico profumo del miglior swing internazionale. Una pagina di musica - fra le più belle delle programmazioni estive calabresi - che strizza l'occhio alla più virtuosa tradizione jazzistica. Un'emozionante macchina armonica, fra le più amate. Non a caso celebrata anche ieri, 4 agosto, dal pubblico delle grandi occasioni. Oggi come ieri, il Peperoncino si conferma una delle rassegne più importanti dedicate alle miglior visioni della musica jazzistica contemporanea. Con l’evento spettacolo del 4 agosto - protagonista il super trio Erskine, Gomez, Moroni - ha raggiunto quota tredici edizioni; tutte disseminate di successi, di esibizioni brillanti calate in quell’alternanza di stili e di contrapposizioni che ha forgiato la fortuna di uno dei più riconoscibili simboli dell'estate rossanese.
OBIETTIVO RAGGIUNTO ANCHE GRAZIE ALLA SENSIBILITA' DELL'AMMINISTRAZIONE STASI
L’anima garbata del cartellone estivo di Corigliano Rossano era attesa da tutti e a ragione. Ieri – di fronte a una platea strabordante - a dar vita a un melting pot variegato di suoni e arrangiamenti - unico nel suo genere - c’erano tre icone del jazz mondiale: Eddie Gomez è, forse, il contrabbassista più famoso al mondo; Dado Moroni è da sempre uno dei pianisti jazz italiani più richiesti in Europa e negli States (basti pensare che è uno dei pianisti preferiti dal grande Ron Carter). Insomma dopo John Scofield, Joshua Redman, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Maria Joao, Mark Turner, Joey Calderazzo, Alvin Queen, Danilo Rea, Paolo Fresu, a calcare la pietra del chiostro bizantino sono stati tre nomi altrettanto altisonanti. Che continuano ad alimentare e fomentare la vocazione che i main sponsor dell'evento (le aziende Lapietra e Montagna) hanno sempre promosso: regalare occasioni di svago e, al contempo, di profonda crescita culturale. Un obiettivo raggiunto pienamente pure quest’anno; anche e soprattutto grazie alla sensibilità e all'attenzione dimostrate verso la rassegna dalla nuova amministrazione Stasi, presente in platea ieri con la rappresentanza dell’assessore ai lavori pubblici Tatiana Novello. [gallery link="file" columns="4" ids="88921,88930,88931,88932,88934,88942,88943,88944,88945,88946,88947,88948,88949,88950"]