Ci sono dieci calabresi nella nuova direzione nazionale del Pd. La loro designazione è arrivata domenica, al termine dell’assemblea nazionale che a Roma ha incoronato Matteo Renzi segretario del partito. Nell’organo di governo del partito trovano spazio tutti fedelissimi del leader. Entrano, come membri di diritto, il ministro dell’Interno
Marco Minniti, il governatore
Mario Oliverio, il segretario regionale
Ernesto Magorno e il sindaco della città metropolitana di Reggio Calabria
Giuseppe Falcomatà. L'ok alla nuova direzione Pd è arrivato dopo una lunga trattativa, tutta interna o quasi alla maggioranza renziana. In particolare si è lavorato per reintrodurre la quota sindaci che era stata ridimensionata rispetto alla precedente direzione.
PD, 10 CALABRESI NELLA DIREZIONE NAZIONALE
Renzi infatti nel 2013 aveva riservato la quota spettante al segretario ai primi cittadini mentre stavolta sono stati fatti entrare nell'organismo venti giovani millennials. Fanno il loro ingresso – ma in realtà per entrambe si tratta di una riconferma – le deputate
Enza Bruno Bossio e
Stefania Covello. E con loro altri due parlamentari di stretta osservanza renziana.
Ernesto Carbone e
Ferdinando Aiello. Dentro pure un altro renziano doc: il presidente del consiglio regionale
Nicola Irto. La sorpresa, invece, è rappresentata dal trentenne reggino
Marco Schirripa, inserito da Renzi tra i venti millennials nel listino del segretario. Schirripa, tra l'altro, è intervenuto nel lungo dibattito che ha segnato questa prima assemblea post-primarie. Da lui sono arrivate parole di elogio nei confronti dell'operato dell'attuale del Viminale. «Il lavoro di Minniti - ha detto Schirripa - è motivo di orgoglio per tutta la Calabria».
Fonte: Corriere della Calabria