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Mons. Marcianò ha ricordato i caduti in missioni di pace

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Nella ricorrenza della strage di Nassiriya, si è svolta domenica scorsa a Roma, presso la basilica dell’Ara Coeli, la Messa in ricordo dei militari e civili caduti nelle missioni di pace. Alla celebrazione erano presenti il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e i vertici delle Forze Armate. Monsignor Santo Marcianò nella sua omelia ha ricordato che “operare nelle missioni internazionali di pace significa essere costruttori di ponti a tanti livelli, a nome della nostra Nazione: con le Nazioni che hanno bisogno del nostro aiuto; con i Paesi amici, con i quali rafforzare una forte unità internazionale che, solo così, può seriamente affrontare le difficili emergenze in cui si trova l’umanità; con le tante associazioni di volontariato che si spendono in varie forme di cooperazione”.
MARCIANO': COSTRUTTORI DI PONTI DI PACE
Per costruire i ponti, “che tanto stanno a cuore alla Chiesa”, ha continuato il presule “ci vogliono uomini e donne disposti a essere strumenti di dialogo e servizio, riconciliazione e pace. Questi sono gli uomini che oggi ricordiamo”. Per questo oggi “facciamo memoria di come i nostri fratelli caduti abbiano saputo servire la verità dell’uomo, facendosi carico dei popoli che sono stati mandati a servire”, offrendo “una testimonianza, alla nostra società indebolita dall’individualismo e dal materialismo, da uno scarso senso dello Stato, della legalità e del bene comune, che è una lezione concreta ma anche elevata di giustizia, che è vero germe di pace”. (FONTE agensir)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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