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Lettera aperta di Filomena Greco: «Cariati vuole liberarsi da scorie politiche. Facciamo insieme operazione trasparenza»

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Lettera aperta di Filomena Greco: «Ero e resto una inguaribile ottimista. Credo nella rivoluzione del sorriso. Difficilmente mi butto giù.Confido sempre nella passione e nella voglia di cambiare per migliorare lo stato delle cose. E sono certa che nonostante le differenze di opinione, di visione politica o amministrativa ed anche eventualmente di formazione culturale, nella maggior parte dei miei concittadini sia ormai prepotente la voglia di spendersi in prima persona per contribuire a restituire aria pulita alla nostra comunità.

A partire dal necessario disinquinamento delle relazioni interpersonali e dal rispetto della dignità della persona umana, soprattutto negli ultimi anni oggetto di un tritacarne sociale e mediatico costruito ed alimentato ad arte ma fortunatamente da pochi. Da quegli stessi pochi, sempre di più con un pugno di mosche in mano, da cui diventa ormai salutare per l’intera comunità prendere le distanze. Come? Rifiutando strumentalizzazioni, congetture, allusioni, ricostruzioni fantasiose ed inventate.E rifiutando demagogia e campagne di odio fondate sul nulla e messe in piedi ogni santo giorno e su qualsiasi respiro dell’attuale Amministrazione Comunale che, ripetiamolo che non fa male, è stata democraticamente chiamata e poi richiamata nelle urne, non per diritto divino o per eredità familiare, per governare una macchina comunale trovata nelle peggiori condizioni economiche e strutturali della storia locale. Sulla quale serve una operazione trasparenza.

Parlando ad ognuna delle cariatesi e dei cariatesi, c’è anzi tutto un dato impietoso che non dovremmo mai dimenticare, sul quale dovremmo tutti interrogarci con onestà intellettuale e dal quale dovrebbe partire ogni trasparente tentativo di analisi e di confronto sulla situazione attuale. E cioè come sono stati accumulati, perché e da chi quei 32 milioni di euro di debiti che, in aggiunta ai precedenti 14 milioni di ulteriori debiti già contratti con le aziende e pagati dal comune attraverso mutui accesi per i prossimi ventenni, sono stati e restano la causa diretta del dissesto finanziario nel quale abbiamo trovato il Comune e quindi dell’impossibilità di gestire oggi perfino l’ordinaria amministrazione? A questa domanda, che dovremmo farci tutti, dovrebbero trovare il tempo ed il modo di rispondere in primis gli esponenti a vario titolo della passata amministrazione che, insieme ai loro sostenitori diretti ed indiretti, rappresentano oggi gli hooligan dell’attuale opposizione consiliare con la quale hanno perso tutte e due le passate competizioni amministrative e non solo quelle.

Cariati è stata letteralmente devastata ed ereditata come un’unica grande emergenza in tema di servizi e capacità di risposta della macchina comunale alle esigenze e richieste della popolazione. – Un primo caso, al quale seguiranno altri. Vogliamo ricordare oppure no quale era, all'insediamento della nostra prima Giunta, la fotografia del disservizio anzi della totale assenza di servizio nella raccolta dei rifiuti? Ricordano le mie concittadine ed i miei concittadini le strade e le piazze stracolme di spazzatura non raccolta, tanto da raggiungere quasi i primi piani delle case? E la denunciata diossina sprigionata dagli incendi selvaggi di spazzatura su tutto il territorio comunale?

Fu, quella, la prima e prioritaria emergenza che affrontammo, governammo e risolvemmo, prima ripulendo Cariati per intero ed in piena estate e poi contribuendo a far affermare, nelle famiglie, anzi tutto nella testa della popolazione e quindi comportamenti e nei fatti, un piccolo momento di civiltà che tuttavia prima del nostro insediamento era semplicemente una illusione: la raccolta differenziata. Oggi, nel bel mezzo di una emergenza regionale del complessivo sistema regionale dei rifiuti, emergenza conclamata ed unanimemente riconosciuta, conseguenza diretta del commissariamento del settore ma anche della irresponsabilità politico-amministrativa delle classi dirigenti locali (cariatesi incluse) degli ultimi 20 anni, con città piccole e grandi, vicine e lontane dalla nostra, letteralmente invase dai rifiuti non raccolti, diventano intollerabili le campagne di disinformazione mediatica e social messe in piedi per tentare di scaricare sull’attuale giunta responsabilità inesistenti.

Le cariatesi ed i cariatesi vogliono e possono disintossicarsi da queste vere e proprie scorie politiche, causa diretta di tutte le grandi questioni aperte, su tutte quella economica e da questi continui fomentatori di un odio sociale che dobbiamo respingere col sorriso, con la trasparenza, con la coscienza a posto e con la voglia di restituire speranza e futuro, così come stiamo facendo e continueremo a fare, alla stragrande maggioranza che vuole voltare pagina. E questa pagina la cambieremo, tutti insieme».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.