Gent. mo Ministro Lorenzin, tra pochi giorni si celebrerà la Giornata della Fertilità da lei promossa per il 22 di Settembre 2016. E’ certamente un’occasione importante di riflessione per tutti ed in particolar modo per quanti, e tra questi noi, si occupano da anni dei temi della salute femminile, delle problematiche legate alla cura dell’ infertilità, dell’assistenza alla partoriente ed al neonato, con un impegno costante, quotidiano, fatto di giornate di lavoro a volte intense e faticose, ma ricco di soddisfazioni. Lavoro svolto il più delle volte in mezzo a difficoltà sempre crescenti e con la continua tensione derivante dai rischi medico-legali che il mestiere comporta, ma comunque con la consapevolezza di svolgere il lavoro che ognuno di noi aveva sempre sperato di fare. La Giornata della Fertilità ha il merito di focalizzare l’attenzione verso le problematiche di una patologia che investe in senso complessivo la salute della persona, della coppia, della società in generale e con le sue prospettive future di crescita, aspettative di benessere e di ricerca della felicità. La nostra società deve perseguire questi fini con la costante ricerca dell’ equità e della garanzia di accesso alle cure spesso negata dagli eccessivi costi e dalla situazione di crisi economica e sociale che dura da ormai troppi anni. L’articolo 32 della nostra Costituzione si onora anche così! Ed è partendo da queste considerazioni che trae origine lo spirito di questa nostra lettera. La Calabria vive quotidianamente le conseguenze dei morsi della crisi economica e del disavanzo economico del settore che ha determinato il commissariamento della sanità regionale ormai da circa dieci anni. Tale situazione si è tradotta in tagli duri alle opportunità di cura dei Calabresi costretti a migrare ancora una volta verso un’Italia diversa, capace di offrire quanto qui da noi non c’è. E allora è bene che Lei e quanti leggono questa lettera sappiano che, all’interno di un piano di rete regionale, in Calabria esistono strutture pubbliche, finanziate ad hoc e realizzate con denaro pubblico, dotate delle moderne apparecchiature di diagnosi e cura ed appositamente dedicate alla cura dell’infertilità. Esistono altresì competenze e professionalità acquisite sul campo con lo studio e l’approfondimento da parte degli operatori della materia capaci di gestire e far funzionare tali centri per la cura e la diagnosi della sterilità di coppia e pur tuttavia questi non sono stati mai resi operativi perché nessuno ha mai concesso le necessarie autorizzazioni alla piena operatività degli stessi, in un’aberrante logica che vede lo stesso organo competente (la Regione) che idea, finanzia e realizza un piano del genere, non riuscire a concludere l’iter necessario a definirne la piena operatività. E’ l’ennesimo paradosso della nostra sfortunata terra! Quale migliore occasione allora della Giornata della Fertilità da lei ideata perché si riesca finalmente a dare una soluzione a tali problemi. E’ tempo che si realizzi una svolta che consenta finalmente, con esigua spesa ma con grande volontà, di rendere operative strutture già esistenti, già pienamente in grado di operare, rendendo un servizio a quanti soffrono per una patologia che necessita di attenzione e cura da parte dello Stato. Sarebbe il modo migliore per dare un senso di profonda concretezza allo spirito del prossimo “Fertility Day”. Sarebbe una occasione sprecata invece se, accanto alle celebrazioni rituali ed alle critiche a volte speciose rivolte alla sua iniziativa, non si riuscisse ancora una volta a dare una risposta concreta alle legittime aspettative delle donne e degli uomini calabresi. Cordialmente. Dr. Franco MARINCOLO ( Segretario Regionale AOGOI Calabria) Dr. Giuseppe PIRILLO ( Fiduciario Regionale FESMED Calabria)