di SAMANTHA TARANTINO “Benvenuto”. Con un saluto caloroso che racchiude tutto il sapore della famiglia, è stato accolto nei giorni scorsi a Rossano
monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia. Un saluto carico di riconoscenza che viene dalle parole del suo successore
Sua Eccellenza Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano-Cariati, che si fa portavoce dell’intera comunità grata al suo pastore che dal 2006 al 2013 ha accompagnato l’arcidiocesi in fasi importanti. Celebrata l’omelia per il Giubileo dei Sacerdoti e della Vita Consacrata, all’interno della splendida Cattedrale rossanese, in una calda domenica di Quaresima, monsignor Santo Marcianò è stato omaggiato di alcune opere del maestro orafo Domenico Tordo. E parlando di ricchezze del territorio, è stato d’obbligo un accenno al
nostro Codex Purpureus e alla data del suo rientro. Atteso che sono in fase di ultimazione i lavori di restauro del Museo Diocesano che accoglierà il prezioso Evangeliario, è stata ribadita, tra la provocazione e la battuta, l’idea secondo la quale sia bene temporeggiare in attesa del prossimo sindaco che verrà. Dovremmo perciò attendere ancora un po’ prima di riaccogliere il Bene Unesco. E tra le amministrative previste per il mese di giugno e i candidati in giro per autopromuoversi, il clima si fa caldo. Nessun invito ufficiale ai candidati a sindaco, quelli presenti erano venuti spontaneamente. Monsignor Santo Marcianò ha poi continuato la sua missione, nei giorni successivi, celebrando il
Giubileo dei militari nell’anno santo della Misericordia e una Santa Messa pasquale interforze, all’interno del Santuario di San Francesco di Paola. Un messaggio di comunione e unione di intenti con le Forze Armate e le Forze di Polizia. Una cerimonia organizzata dal Comando legione dei Carabinieri Calabria, agli ordini del generale di brigata Andrea Rispoli. Presenti numerose rappresentanze dell’Esercito, Marineria, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Guardia Costiera, Protezione civile, la Croce Rossa. Presenti anche le vedove e gli orfani dell’Arma assistiti dall’Onaomac. Un messaggio di ringraziamento diretto alle Forze dell’Ordine, eludendo i rappresentanti politici. Sostegno e vicinanza a tutti coloro, uomini e donne, che fanno della sicurezza dei cittadini un motivo di vita. Un alto valore etico e di accoglienza quello di chi ha scelto l’arma. La visita di monsignor Santo Marcianò ha lasciato «…semi preziosi e percorsi aperti che consegnano la nostra vita a quella ricerca del bene che viene solo dal cuore di Dio…», com’è scritto nel saluto di Monsignor Satriano. Parole ricche di speranza e gioia in una missione destinata non solo a chi ha scelto la vita sacerdotale, ma per l’intera umanità.