4 ore fa:Grave lutto ad Alessandria del Carretto, rimandata l'inaugurazione del museo delle Maschere
6 ore fa:Bonelli arriva in Calabria: una tappa anche a Co-Ro per sostenere la ricandidatura Flavio Stasi
5 ore fa:Calabria del nord-est, qui i cittadini sono quelli più vicini alla soglia di povertà. Ecco i dati del MEF
51 minuti fa:A Co-Ro il convegno "In the blue skies of autism"
5 ore fa:Violenza privata e minacce all'ex marito, assolta perché il fatto non sussiste
1 ora fa:Anche quest'anno l'Unical assegna le borse al 100% degli idonei
2 ore fa:A proposito della Notte Nazionale del Liceo Classico 2024 al San Nilo
3 ore fa:VOLLEY - Corigliano-Rossano pronta a ospitare "l'AeQuilibrium Cup- Trofeo delle Regioni"
3 ore fa:A Francavilla Marittima la "Mostra permanente in memoria del caporale maggiore Vincenzo Pistocchi e della sua gavetta"
2 ore fa:«Si può cambiare». La lettera degli studenti dell'Istituto Troccoli di Cassano a Mattarella

Graziano: quando sarà ultimata la diga dell'Alta Valle dell'Esaro?

2 minuti di lettura

Una grande incompiuta calabrese, la diga nell'Alta Valle dell'Esaro. Sulla quale il presidente de Il Coraggio di Cambiare l’ItaliaGiuseppe Graziano ha raccolto le istanze di cittadini e comitati territoriali. Dopodiché ha scritto sul tema al Governatore Mario Oliverio. "A quando - si legge nella nota - la riapertura dei cantieri per ultimare la costruzione del bacino idrico dell’alta Valle dell’Esaro? I lavori, fermi ormai da oltre dieci anni, hanno lasciato una delle aree più belle e incontaminate della Calabria del nord in preda al degrado. Cosa fa la Regione? Sarebbe opportuno che il Governo Oliverio intervenisse con forza in questa vicenda; affinché si sblocchi un’opera già finanziata. Che potrebbe risultare strategica sia sul piano occupazionale che nell’erogazione dell’acqua potabile e irrigua nel territorio provinciale di Cosenza e dello Jonio sibarita. Territori, questi, che, pur essendo ricchi di risorse idriche, puntualmente in modo paradossale si trovano a dover fare i conti con lunghi periodi di siccità.

Sulla carta – aggiunge Graziano – si tratta del più grande ed importante invaso della Calabria. Che in potenza riuscirebbe a risolvere, in modo quasi definitivo, il problema della carenza idrica; sia di Cosenza città e dell’hinterland che dell’area ionica sibarita. Se ne iniziò a parlare negli anni 80 e all’epoca si trovarono anche i fondi per finanziare l’opera e iniziare i lavori. Poi, come spesso accade in Calabria, ad un tratto tutto si è fermato. Il cantiere, di cui oggi rimane solo un ammasso di rottami arrugginiti in mezzo ad un patrimonio naturale inestimabile, è stato chiuso dalla sera alla mattina e da circa dieci anni nessuno sa se e quando l’opera sarà terminata e messa in funzione.

GRAZIANO: LA QUESTIONE DELLA MOBILITA' UN ALTRO GRANDE PUNTO INTERROGATIVO

Non sono d’accordo con chi sostiene che la diga sia un monumento allo spreco, ammesso che ogni iniziativa mirata a far fronte e risolvere i problemi di pubblica utilità è necessaria allo scopo. E la portanza che dovrebbe avere questo bacino rappresenta sicuramente una soluzione ai problemi della carenza idrica della provincia di Cosenza. Il problema vero – dice ancora Graziano – che riscontro quotidianamente tra i calabresi sono le promesse della politica che molto spesso vengono disattese, suscitando di riflesso quel sentimento di odio e avversione verso le istituzioni. Ecco perché bisogna essere chiari ed avere il coraggio di consolidare un rapporto di verità con la gente. Nei mesi scorsi il Governatore in visita a Malvito ha assicurato che la diga sarà presto completata.

Vorremmo sapere, però, che tempi ha quel “presto”! Perché al momento l’immagine che ritorna alle popolazioni della valle è solo di un ambiente violentato da colate di cemento, grandissimi raschiamenti di terreno e cumuli di lamiere. Se a questo, poi, – precisa il leader del CCI – si aggiunge che la diga non è l’unica opera incompiuta che insiste sul territorio, è chiaro che qualcosa si è interrotta nella pratica dell’amministrazione pubblica. C’è un altro grande punto interrogativo, legato a doppio filo con la questione della mobilità calabrese, che è quello dell’ultimazione del raccordo stradale Jonio-Tirreno. E sarebbe opportuno – conclude Graziano - che Oliverio fosse chiaro anche sul futuro di questa importante opera, strategica sia per il turismo che per l’economia agroforestale dell’area appenninica".

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.