Le segreterie regionali di FAI Cisl e UILA Uil Calabria sposano con forza il progetto di un immediato e importante ricambio generazionale nel settore forestale a tutela del territorio. Con l'obiettivo di valorizzare il presidio umano e di sostenere quelle attività di prevenzione e di servizio antincendio boschivo AIB. "Quando si discute del settore e lavoro forestale e del servizio di sorveglianza idraulica in Calabria lo si dovrebbe fare con meno polemiche e nuovo approccio. Civita, San Pietro Lametino ed Isola Capo Rizzuto, 17 vittime in appena tre mesi; i danni, poi, sono un argomento a parte che riguarda disagi per le comunità dell’entroterra, vie di comunicazione compromesse, infrastrutture pubbliche e aziende agroalimentari duramente danneggiate. La semplice, drammatica cronaca ci mostra come i cambiamenti climatici, il governo del territorio e dei corsi d’acqua, il dissesto e le strategie di intervento e prevenzione sono, in Calabria, argomenti straordinariamente seri. Dunque non necessitano affatto di polemiche "fangose"; né di quell’alluvione di parole che spesso accompagna gli eventi climatici intensi e dannosi. Ciò che occorre è, invece, un approccio di piena, sentita e condivisa responsabilità. Da diverso tempo siamo in prima linea nel denunciare le cose che non vanno. E oggi avremmo tutto il diritto di recriminare con forza e sdegno. Tuttavia accanto ad un ruolo rivendicativo il sindacato ha il dovere morale di entrare nel merito, di stimolare soluzioni; e - laddove ritenuto giusto - condividere e sostenere i percorsi intrapresi da chi per ruolo e funzioni deve occuparsi di questi temi.
FAI CISL: ABBIAMO L'OBBLIGO DI INDICARE VIE SOSTENIBILI E PERCORRIBILI
La montagna calabrese va curata, i boschi manutenuti, il territorio nel suo complesso deve essere oggetto di un’attenzione costante. Ed è per questo che occorre dismettere i panni della polemica a tutti i costi ed assumersi l’onere delle soluzioni. Da questo punto di vista valutiamo con estremo favore il riavvio, in questi giorni, della trattativa destinata al rinnovo del Contratto regionale per i lavoratori forestali calabresi scaduto nel lontano 2011; convinti che la sigla del contratto forestale regionale sia un presupposto essenziale per rafforzare il ruolo strategico del presidio umano e del settore forestale e ambientale nella nostra regione. Stessa cosa dicasi per il sempre difficile tema della sorveglianza idraulica. Il settore richiede una profonda riorganizzazione funzionale; ma, allo stesso tempo, occorre dire che questo risultato e la piena valorizzazione del personale possono e devono essere ottenuti. In particolare attraverso approcci che siano caratterizzati non dalla contrapposizione ma da una sinergica buona volontà. Per dirla in parole povere, se una soluzione manca non possiamo confinarci al ruolo di chi denuncia o fa polemiche. Abbiamo l’obbligo di indicare vie sostenibili e percorribili.