di SERAFINO CARUSO Sviluppo e occupazione, passato e futuro. Le differenze tra Nord e Sud continuano a manifestarsi in molti settori della vita quotidiana e, soprattutto, nel mondo del lavoro. E' il caso delle vecchie centrali termoelettriche dell'Enel, sparse un po' in tutta Italia, che attraverso un bando della stessa holding internazionale, Futur-E, dovrebbero essere riconvertite in altro. Ma, come dicevamo, il Nord va a una certa velocità, mentre il Sud, come al solito, arranca. L’ex centrale termoelettrica Enel a Polesine Camerini, Porto Tolle, inattiva dal 2009, diventerà un mega parco turistico. Il progetto di recupero “Future-E” prevede un investimento di 100 milioni di euro, comprese le bonifiche, e genererà
400 nuovi posti di lavoro. Il villaggio turistico si estenderà su 110 ettari con circa 2 mila piazzole per tende e casette. Sono previsti inoltre un boschetto di 20 ettari e un settore dedicato allo sport, in particolare campi da tennis e un’area acquatica con un
generatore di onde artificiali per praticare il surf. Non mancheranno gli spazi dedicati all’enogastronomia e ai prodotti del territorio. Tra le proposte anche un collegamento via mare che permetterà di raggiungere il villaggio da Venezia attraverso il Delta del Po. La demolizione della centrale avverrà assieme alla costruzione del villaggio: l’inizio dei lavori è fissato per il 2019 mentre il termine è previsto entro il 2021. Alcune strutture della centrale saranno mantenute e riqualificate come ad esempio la ciminiera di 270 metri di altezza che diventerà il logo del villaggio.
A ROSSANO BISOGNA MUOVERSI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
E a Rossano, nel frattempo, cosa si fa? Si parla. Si continua a parlare. Da sempre, come sempre. Al Nord fanno i fatti, qui da noi soltanto chiacchiere. Eppure il concorso Futur-E è stato lanciato ed è in corso anche per l'ormai ex centrale termoelettrica di Rossano. Sei proposte presentate, da qualche settimana si parla di parco turistico e produzione e lavorazione di alghe. Ma, rispetto a Porto Tolle, non vi è ancora nulla di concreto. Eppure qui abbiamo un mare stupendo su cui potrebbe affacciarsi un villaggio turistico come quello che realizzeranno in Veneto. Lì addirittura è prevista la costruzione di un "generatore di onde artificiali per praticare il surf". Nella palude fanno i miracoli, fanno l'impossibile. Qui da noi, con tutto che abbiamo, restiamo fermi al palo. Allora, cari Enel, Regione, Stato, nuovo comune Corigliano Rossano: qual è il vero problema? Possibile mai che dobbiamo restare sempre indietro? Si individuino gli imprenditori che hanno intenzione di fare davvero qualcosa di buono anche sul sito della ex centrale di Rossano. Gli imprenditori seri non mancano e anziché ostacolarli bisognerebbe incentivarli, aiutarli. L'Acquapark Odissea 2000 è un esempio di sana imprenditoria. Lì a Porto Tolle, con questo nuovo progetto, si parla di 400 nuovi posti di lavoro e qui da noi i giovani e i quarantenni e cinquantenni stanno scappando al Nord o in Germania con tutte le famiglie... A Piombino sul sito Enel non c'è stato manco bisogno di Futur-E per riconvertire una centrale ormai dismessa. E qui da noi? Fermi alle solite polemiche, a puntare il dito contro l'imprenditore di turno e pronti a vedere subito del marcio anche dove non ce n'è la benché minima ombra. Ma ci vogliamo rendere conto che tutto questo è insopportabile? Vi volete rendere conto che qui la gente ha bisogno di risposte immediate e che senza lavoro prima o poi qui non resteranno nemmeno gli uffici pubblici?
* per le notizie sulla centrale di Porto Tolle, fonte www.vvox.it