“Spera di notte”: la Calabria che resiste tra storia e musica
Martedì nella sala concerti del Centro Studi Musicali “G. Verdi” la presentazione dell’opera prima di Francesca Senàtore, edita da L’Altracittà. Appuntamento curato in collaborazione con Mondadori Bookstore

CORIGLIANO-ROSSANO - In città un debutto letterario si fa evento condiviso: martedì 26 agosto alle 19 il Centro Studi Musicali “G. Verdi” apre le sue porte a Spera di notte, romanzo d’esordio di Francesca Senàtore, in un dialogo con Teresa Campana e con letture affidate alla voce e al pianoforte di Rosanna Guaragna. La serata è promossa dal Centro Studi insieme al Mondadori Bookstore di viale Michelangelo a Rossano Scalo, guidato da Noemi Granata.
Pubblicato da L’Altracittà, Spera di notte intreccia la formazione di quattro ragazzi lungo il primo ventennio del Novecento, mentre la loro crescita personale si misura con i sommovimenti della storia italiana. Tra speranze e delusioni, amicizie e fedeltà, i protagonisti imparano a riconoscere la propria voce dentro una fitta rete di relazioni, fino a trasformare il desiderio di libertà in un credo indipendente e consapevole.
Al centro, la Calabria: un piccolo borgo ai piedi del Pollino diventa mappa emotiva e paesaggio morale. Strade, profumi, stagioni: il romanzo restituisce un Sud incontaminato e insieme vulnerabile, dove arrivano guerra, malattia, morte—senza spegnere un senso antico di ospitalità, lentezza e apertura. Nelle pieghe del racconto affiora la memoria lunga della Magna Grecia: non nostalgia, ma memoria che resiste, educa, prepara al futuro.
La trama non si limita al privato: sullo sfondo gravano sovrastrutture sociali, relazioni di casato, il peso di cognomi e appartenenze che determinano destini e libertà. È in questa pressione—tra ciò che si è atteso da noi e ciò che scegliamo di essere—che i quattro giovani conquistano, passo dopo passo, la consapevolezza delle proprie scelte. È una storia che parla al presente: ai ragazzi di oggi, stretti tra algoritmi sociali e genealogie familiari, e agli adulti chiamati a riconoscere il valore educativo della memoria.
Il legame con la musica non è solo cornice dell’evento: è linguaggio interiore dell’autrice. Francesca Senàtore, cosentina, per anni insegnante di musica a Rossano Calabro e Castrovillari, oggi vive a Roma dove insegna in un liceo classico, continuando a coltivare progetti musicali. Nelle sue parole, la musica e la scrittura sono “cifre di un unico sentire”—ed è forse qui che il romanzo accorda la voce dei personaggi con il respiro dei luoghi.