All'Unical 20 nuovi master in collaborazione con le imprese del territorio
Finanziati dal ministero dell’Università con 28 milioni di euro: previste 377 borse di studio e la collaborazione con 135 partner locali
RENDE - Venti master di secondo livello, progettati per rispondere alle esigenze del tessuto produttivo e delle filiere industriali, sono al centro del nuovo piano di Alta formazione promosso dall’Università della Calabria. L’ateneo ha ottenuto un finanziamento di 28 milioni di euro dal ministero dell’Università e della ricerca, nell’ambito della seconda call per i Patti territoriali per lo sviluppo locale.
Con il coinvolgimento di 135 partner – tra imprese, centri di ricerca, enti locali, camere di commercio e aziende ospedaliere – l’iniziativa, coordinata da Mauro La Russa, delegato del rettore, consolida il ruolo strategico dell’Unical nell’innovazione e nel sostegno alla competitività del territorio. L’obiettivo principale è la costruzione di sinergie e aggregazioni e, in forma associata, stipulare Patti con imprese, enti o istituzioni di ricerca pubblici o privati, per realizzare progetti per la formazione di nuove professionalità nei settori in cui sussiste un’insufficiente presenza di forza lavoro qualificata rispetto alla domanda, con particolare riferimento alle discipline Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) anche integrate con discipline umanistiche e sociali.
Il rettore Nicola Leone ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Questi nuovi percorsi di alta formazione rappresentano un ulteriore passo in avanti per il nostro ateneo nel rafforzare il legame con il territorio. Offrono nuove opportunità ai giovani e alle imprese. In linea con la terza missione, ovvero l’apertura delle università al territorio, offriamo ai giovani la possibilità di formarsi con le nuove competenze richieste dal mondo del lavoro, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione e la competitività delle imprese e quindi lo sviluppo economico della regione. La collaborazione tra università e imprese – ha aggiunto Leone – è imprescindibile per dare forza e valore competitivo al Mezzogiorno».
Il progetto prevede 377 borse di studio, per agevolare la partecipazione di giovani laureati. I percorsi formativi sono focalizzati su temi che emergono da un’attenta analisi delle necessità del mercato del lavoro, sia a livello locale che nazionale, con un forte accento sull’interdisciplinarietà e sull’innovazione, puntando su temi strategici come la transizione energetica, l’ambiente, la digitalizzazione e la salute.
Uno degli elementi distintivi sarà il “learning gateway”, una piattaforma innovativa creata in sinergia con i partner, con l’obiettivo di promuovere un modello formativo di eccellenza, sostenibile e accessibile. L’iniziativa offrirà prospettive occupazionali di elevato profilo, stimolando la nascita di nuove start-up e lo sviluppo di prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico.