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Numeri da record per la decima edizione dell’Ausonia Film Festival

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CARIATI - Piazza Rocco Trento, all’interno della Cittadella Fortificata Bizantina che si fa teatro a cielo aperto per ospitare la messa in scena di "Dio come ti amo" di e con Ettore Bassi ed il molo del porto turistico-peschereccio del borgo marinaro che guarda alle otto torri affacciate sullo jonio che diventa spazio di confronto per oltre due ore con una delle più grandi artiste del panorama italiano: Lina Sastri.

Sono, queste, le istantanee che chiudono la fortunata edizione dell’Ausonia Film Festival, la declinazione itinerante del Premio Ausonia, giunto alla sua decima edizione, dedicata al mondo del cinema e rivolto principalmente ai giovani ed aspiranti cineasti.

Tre David di Donatello come migliore attrice protagonista e non protagonista e due Nastri d'Argento come migliore attrice. Apprezzata per la sua voce potente e evocativa e per la sua capacità di interpretare ruoli drammatici con grande intensità, sia nel teatro che nel cinema dove è stata diretta dai più grandi registi come Nanni Loy, Damiano Damiani, Giuseppe Bertolucci ed Ettore Scola. Dopo 40 film, Lina Sastri al suo debutto dietro la macchina da presa con "La casa di Ninetta", è stata senza dubbio una delle protagoniste principali del Premio Ausonia 2024.

All’Artista che nei prossimi giorni riceverà nuovi riconoscimenti anche in occasione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (28esima edizione del Terra di Siena International Film Festival) è andato il Premio appartenuto in questi 10 anni anche ad Enzo Garinei, Pupi Avati ed Ornella Muti; icone del cinema italiano.

In occasione della presentazione del film che racconta il legame dell’artista con la madre Anna (detta Ninetta) ammalatasi di Alzheimer, del rapporto con la malattia e con la sua Napoli, il pubblico si è intrattenuto nel corso del talk coordinato dal patron del Premio Ausonia Antonio Maria D’amico esprimendo curiosità sul mondo del cinema, della produzione e dello spettacolo.

Dio come ti amo..per uomini che amano le donne. È, questa, la rappresentazione teatrale che ha chiuso la serie di momenti previsti dall’Ausonia Film Festival. Nei giorni scorsi, il pubblico di Piazza Trento, ha applaudito la messa in scena di "Dio come ti amo" rappresentata dalla compagnia professionale Machina Srl, impresa di produzione teatrale FUS, scritta ed interpretata dall’attore, conduttore televisivo e doppiatore Ettore Bassi e da Debora Iannotta con le musiche di Lino Pariota.

Non proprio un tema estivo di quelli che riempiono le piazze di battute e sketch esilaranti, ma un’occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e donna e sulla necessità di trovare un equilibrio tra i due mondi. Oltre alla bravura degli attori ad essere apprezzato e partecipato è stato il momento di confronto tra attori e platea.

Il tema era quello delle radici e sono stati in più di 100, da tutta Italia, a candidarsi per ottenere il riconoscimento di migliore cortometraggio dell’Ausonia Film Festival, promosso dal C.S.A.S.I. – Centro Sperimentale Arti dello Spettacolo Italiano – Premio Ausonia, finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission, nell’ambito dell’avviso Pubblico Festival 2024, in collaborazione con AquaFilm Festival.

La Giuria presieduta dall'attrice e regista Isabel Russinova che ha considerato, tra le altre caratteristiche, capacità autorale, scelta stilistica, tecnica di realizzazione, fotografia, attinenza al tematismo, ha deciso di assegnare un ex equo per le prime 5 opere: "Solo" di Francesco Ronca, "Amina" di Luciano Toriello, "The last day of our species" di Alessandro Prato, "Chi non si evolve si estingue" realizzato dal Flag La Perla del Tirreno, "La mia Rocca" di Lavinia Del Croce e Marco Cardellicchio. Le opere sono state presentate e premiate al Mumam di Cariati.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.