6 ore fa:Lunedì partono i lavori di riqualificazione nel centro storico di Corigliano
3 ore fa:Terribile incidente a Chiubbica: muore a 27 anni Francesco Lauro
7 ore fa:Corigliano-Rossano, il Polo Liceale insegna la pace: «Il conflitto si studia, non si semplifica»
10 ore fa:Omicidio a Seggio, la confessione: «Ho reagito per paura, non pensavo potesse finire in tragedia»
5 ore fa:Festival dell’Appennino 2026: Mormanno tra i comuni coinvolti che si riuniranno a Roma
9 ore fa:Gravi criticità al porto di Cariati, Lampare: «Situazione d’emergenza, servono interventi immediati»
6 ore fa:A Castrovillari parte la 23esima stagione teatrale di Primafila
8 ore fa:L'Unical lancia un programma di sostegno per studenti palestinesi
8 ore fa:Da Cariati a Bologna per l'Assemblea annuale dell’Anci
9 ore fa:Fermare lo spopolamento delle aree interne, a Longobucco un incontro per "costruire futuro”

Dolore, amore e rinascita nel romanzo d'esordio "Tutta la vita che resta" di Roberta Recchia

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Si è svolto ieri nel chiostro di palazzo san Bernardino nel centro storico di Rossano, il secondo appuntamento della rassegna letteraria estiva Autori d’(a)mare promosso e organizzato da Mondadori Bookstore di Granata Group con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano. Ospite di questo secondo incontro, moderato dall’editor Vincenza Vigianello, l’autrice Roberta Recchia che ha presentato il suo romanzo d’esordio Tutta la vita che resta.

La protagonista del romanzo è la famiglia Ansaldo la cui storia è al centro di un arco temporale che abbraccia cinquant’anni di vita. Una sera d’agosto del 1980, durante una vacanza a Torre Domizia, la vita della famiglia viene sconvolta da un tragico evento: l'uccisione di Betta. Un omicidio che trascina con sé pregiudizi e segreti, un dramma che getta nella disperazione i genitori Marisa e Stelvio e soprattutto la giovane cugina Miriam che per anni custodirà un importante segreto: anche lei era presente quella fatidica notte d’estate in cui Betta è morta. Questo dolore segnerà uno spartiacque nelle vite dei protagonisti e dell’intera famiglia che, a poco a poco, sembrerà disgregarsi tracciando un confine tra la vita di prima e la vita che resta. Di fronte a questo insopportabile dolore crolla ogni certezza. Per Miriam, che non è mai riuscita a verbalizzare il suo dolore e ha trascorso il suo tempo cercando di negare e dimenticare quanto accaduto, sarà l’incontro con Leo, un ragazzo di borgata, a fornirle un’occasione di rinascita e salvezza. Un romanzo familiare che racconta di vite ordinarie, di persone che cercano di sopravvivere alle tragedie e ricostruire ciò che gli eventi hanno cancellato.

Come più volte rimarcato dall’autrice il romanzo parla, oltre che del lutto e dei meccanismi di elaborazione che lo caratterizzano, anche della possibilità dell’amore di poter assumere ruoli e caratteristiche sempre diversi. L’amore materno, paterno, fraterno, filiale e tra due amanti può essere incarnato da chiunque e donato a chiunque nel corso della vit,  diventando salvifico sia per chi lo dona che per chi lo riceve. Tutta la vita che resta racconta di uno strappo difficile da superare e ricucire, ma anche di speranza, di uomini e donne che si salvano vicendevolmente dalla morsa del dolore. Sarà infatti l’amore accudente e di cura a tracciare una nuova via di speranza capace di ridisegnare un nuovo futuro.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.