9 ore fa:Nuova Statale 106, senza lo svincolo nord (direzione Taranto) Trebisacce verrà seriamente danneggiata
7 ore fa:Vigili del Fuoco a Trebisacce, Furgiuele (Lega) deposita un'interrogazione su distaccamento permanente
8 ore fa:Blitz in Regione: perquisizioni nel Dipartimento Sanità
10 ore fa:Abruzzese entra nel direttivo provinciale del Siulp di Bologna
7 ore fa:Tavernise (M5S) sulla sospensione dei servizi sanitari in farmacia: «Scelta inaccettabile»
11 ore fa:L'Unical sensibilizza sulla donazione del sangue. Presentato il progetto nazionale
9 ore fa:A Morano Calabro prende vita la Scuola dei “Piccoli Restauratori”. Ecco come iscriversi
10 ore fa:Emergenza Guardie Mediche, Garofalo denuncia le carenze del sistema sanitario
11 ore fa:Tumore ovarico avanzato, all'Annunziata il primo intervento di chemio iperterma
8 ore fa:Tumuli di Thurii, e se il "timpone grande" fosse la tomba di Lampone?

Dolore, amore e rinascita nel romanzo d'esordio "Tutta la vita che resta" di Roberta Recchia

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Si è svolto ieri nel chiostro di palazzo san Bernardino nel centro storico di Rossano, il secondo appuntamento della rassegna letteraria estiva Autori d’(a)mare promosso e organizzato da Mondadori Bookstore di Granata Group con il patrocinio del Comune di Corigliano-Rossano. Ospite di questo secondo incontro, moderato dall’editor Vincenza Vigianello, l’autrice Roberta Recchia che ha presentato il suo romanzo d’esordio Tutta la vita che resta.

La protagonista del romanzo è la famiglia Ansaldo la cui storia è al centro di un arco temporale che abbraccia cinquant’anni di vita. Una sera d’agosto del 1980, durante una vacanza a Torre Domizia, la vita della famiglia viene sconvolta da un tragico evento: l'uccisione di Betta. Un omicidio che trascina con sé pregiudizi e segreti, un dramma che getta nella disperazione i genitori Marisa e Stelvio e soprattutto la giovane cugina Miriam che per anni custodirà un importante segreto: anche lei era presente quella fatidica notte d’estate in cui Betta è morta. Questo dolore segnerà uno spartiacque nelle vite dei protagonisti e dell’intera famiglia che, a poco a poco, sembrerà disgregarsi tracciando un confine tra la vita di prima e la vita che resta. Di fronte a questo insopportabile dolore crolla ogni certezza. Per Miriam, che non è mai riuscita a verbalizzare il suo dolore e ha trascorso il suo tempo cercando di negare e dimenticare quanto accaduto, sarà l’incontro con Leo, un ragazzo di borgata, a fornirle un’occasione di rinascita e salvezza. Un romanzo familiare che racconta di vite ordinarie, di persone che cercano di sopravvivere alle tragedie e ricostruire ciò che gli eventi hanno cancellato.

Come più volte rimarcato dall’autrice il romanzo parla, oltre che del lutto e dei meccanismi di elaborazione che lo caratterizzano, anche della possibilità dell’amore di poter assumere ruoli e caratteristiche sempre diversi. L’amore materno, paterno, fraterno, filiale e tra due amanti può essere incarnato da chiunque e donato a chiunque nel corso della vit,  diventando salvifico sia per chi lo dona che per chi lo riceve. Tutta la vita che resta racconta di uno strappo difficile da superare e ricucire, ma anche di speranza, di uomini e donne che si salvano vicendevolmente dalla morsa del dolore. Sarà infatti l’amore accudente e di cura a tracciare una nuova via di speranza capace di ridisegnare un nuovo futuro.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.