Cassano Jonio, anche l'esperto di beni culturali Enzo Palazzo appoggia la proposta del "Passaporto Culturale"
A dar vita all'idea, il centro studi Cresesm. Lo scopo è creare una rete che faciliti la fruzione dei luoghi della cultura che interessano la città di Cassano
CASSANO JONIO - Dopo la proposta del Centro studi Cresesm di istituire il “Passaporto Culturale” interviene l’artista ed esperto di beni culturali Enzo Palazzo, il quale sostiene che «il nostro territorio ha un’identità specifica fondata sulla storia di civiltà mediterranee. Ben vengano idee come queste, sono risorse che restituiscono una componente essenziale non solo della bellezza del nostro patrimonio ma della sua ricchezza».
Palazzo, a proposito dei beni culturali allarga l’orizzonte, evidenziando che : «è infatti la cultura la roccia su cui il nostro paese è edificato, cioè la coscienza che salvaguardare un paesaggio, tutelare le civiltà sepolte o proteggere un sito archeologico significa investire sul proprio futuro, nulla di meno, ed è proprio quello che le autorità preposte hanno siglato per i nostri beni culturali-storici -archeologici -architettonici, ultimamente, un protocollo d’intesa che faccia l’interesse dei visitatori e turisti che si alternano sul nostro territorio».
«Parlare di un territorio - aggiunge - come quello di Cassano Jonio, della Magna Graecia, di Sibari, e dei centri limitrofi, quindi della Calabria, significa soffermarsi a considerare un comprensorio tra i più ricchi e vivaci nel panorama Italia. La Calabria, per la sua posizione geografica nel centro del Mediterraneo, aveva già dall’origine il destino segnato come terra di transito, di passaggio, di traffico e di incontro, di accoglienza, di confronto».
Le osservazioni, le sottolineature e il futuro di questo comparto stimolano Enzo Palazzo a tal punto che spazia da Sibari alla Sibaritide, aggiungendo: «Il mito dell’antica Sibari per il mondo incarna il sogno della bellezza e del buon gusto, delle arti e della cultura: è un primato che deve essere mantenuto non con la pietrificazione in schematismi concettuali ma con la forza dell’intelligenza e con progettualità strategiche. Le comunità della Sibaritide devono proporsi come luogo di elaborazione di modelli culturali, di sviluppo di ricerche avanzate e come deposito continuamente arricchito di memorie rilevanti per le scienze dell’uomo, della natura e della società. Una gestione condivisa della ricchezza sociale, economica e del patrimonio culturale, il coinvolgimento dei portatori di interesse e della comunità sono requisiti indispensabili dai quali dipende il successo di questo grande territorio».
Cosa suggerisce quindi? Queste le sue osservazioni per meglio tutelare e irrobustire la memoria culturale come patrimonio collettivo. «Il recupero, lo studio, la catalogazione: pianificare una politica di finanziamento a sostegno della ricerca. Il patrimonio culturale fonte della memoria collettiva e strumento di studio storico e scientifico del territorio di Cassano allo Ionio e dell’intera Sibaritide necessita di migliorare la gestione, la conservazione e la fruizione, ma anche di sviluppare il comparto economico e turistico ad esso collegato, accrescendo la consapevolezza di quante e quali risorse culturali e artistiche sono potenzialmente a disposizione di aree geografiche anche economicamente svantaggiate».