1 ora fa:L'Istituto Madre Isabella De Rosis di Rossano festeggia i suoi primi 50 anni
3 ore fa:Corigliano Volley apre la stagione con un'amichevole di prestigio
5 ore fa:Confcommercio presenta a Co-Ro i tre Avvisi pubblici sulla "Rigenerazione economica dei Centri Storici"
1 ora fa:Schiavonea, la dirigente Sapia chiarisce: da domani lezioni al Palazzo delle Fiere e all’Oratorio
53 minuti fa:Occhiuto apre la campagna elettorale di Antonio Russo a Crosia
2 ore fa:Il messaggio dell'Arcivescovo Aloise per il nuovo anno scolastico
4 ore fa:Longobucco, Pirillo: «La scuola custode di memoria e futuro»
4 ore fa:Cassano, Francesco Paternostro nuovo coordinatore di ArticoloVentuno
2 ore fa:Civitavecchia sì, Corigliano-Rossano buh?!
3 ore fa:Anche la Vicepresidente Chiara Appendino a sostegno di Elisa Scutellà

L’istituto “Amarelli” ricorda le concittadine Maria Rosaria Sessa e Fabiana Luzzi in una profonda commozione

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sule donne, una giornata in cui si prende atto di dati allarmanti e drammatici, ma anche giornata di sintesi dei percorsi che si fanno nelle scuole per sensibilizzare gli alunni e le alunne».

È quanto scrive da una nota stampa di Liliana Zangaro, consigliera comunale del comune di Corigliano-Rossano.

«Nel partecipare all'iniziativa dell'istituto comprensivo “Amarelli” ho molto apprezzato la qualità e delicatezza degli interventi dei relatori, della dirigente Tiziana Cerbino, della psicologa Maria Toscano e di Antonietta Storino, dirigente Siap Cosenza. Si è parlato dell'importanza della parità di genere come prevenzione alla violenza contro le donne e di servizi utili come lo sportello d'ascolto di cui l'I.C. "Amarelli" è dotato». 

Difficile trovare le parole giuste per parlare di un tema così complesso eppure l'iniziativa, coordinata dalla docente Rosa Capristo, credo sia riuscita con messaggi semplici a trasmettere concetti fondamentali come l'autostima, il rispetto ed il diritto all'autodeterminazione. La cultura del rispetto di sé stessi e degli altri e dei loro diritti, in uno spirito di tolleranza e di accettazione delle differenze, è la strada per eliminare la violenza sulle donne. Nelle nostre scuole lo sanno bene e quotidianamente si lavora per formare le coscienze». 

«Nell'incontro si è ricordato l'esistenza di un'applicazione gratuita che si chiama "YouPol" che permette di interagire con la Polizia di Stato per denunciare anche i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Alla fine su una panchina rossa donata dall'amministrazione comunale sono stati posati dei biglietti con i nomi di decine di donne vittime di violenza, tra queste le nostre concittadine Maria Rosaria Sessa e Fabiana Luzzi. Un momento emotivamente forte ma necessario per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia