L’affascinante storia di Sibari raccontata dall’immensa voce di Giuseppe Cederna
La città più ricca e potente della Magna Grecia nella voce dell'interprete di Mediterraneo e Marrakech Express è un mix esplosivo e magico. «Fatti travolgere dalla cultura!» Ecco dove ascoltare i tre avvincenti podcast
SIBARI (CASSANO JONIO) - Le storie di Sibari, una delle città più ricche e potenti della Magna Grecia sono raccontate dalla voce dell’attore e scrittore Giuseppe Cederna in tre affascinanti podcast. A darne notizia è il Parco archeologico di Sibari che insieme al sito ufficiale del Ministero della cultura, ha comunicato con orgoglio questa importante e significativa collaborazione con l’artista Cederna.
L’affascinante storia di Sibari e la voce di Cederna, interprete di una filmografia gigantesca - Mediterraneo e Marrakech Express solo per citare due capolavori firmati da Salvatores - sono un mix esplosivo: le ritrovate insieme nelle sezione Podcast (clicca per ascoltarlo) del sito del Parco Archeologico di Sibari: “Impero di Sibari”, “Culti e aree avrà di Sibari” ed “Il Parco Archeologico di Sibari”, questi i titoli dei tre avvincenti racconti.
Il testo è stato scritto dal professor Carlo Rescigno e adattato dal direttore del Parco Archeologico Filippo Demma, per la regia e l’accurato editing di Karmachina con la preziosa collaborazione di Corvallis Spa
La storia
Poco dopo il 720 a.C., un gruppo di Greci Achei, guidati da Is di Elice, occuparono la fertile pianura tra i fiumi Kratos (Crati) e Sybaris (Coscile) e fondarono una città (in greco: polis) cui diedero il nome di Sybaris, Sibari, come il fiume.
I coloni trovarono un ambiente “cosmopolita”, da sempre in contatto con le popolazioni mediterranee, nel quale seppero inserirsi tanto bene da creare una serie di sistemi produttivi e commerciali che ne ampliarono la ricchezza e la capacità di espansione.
La nuova città prosperò, occupò la piana intera e divenne centro di vie commerciali e culturali che univano luoghi lontani del Mediterraneo e d’Italia. Fitte e consolidate alleanze stringevano la nuova colonia a venticinque popoli e quattro città diverse, lungo i versanti ionico e tirrenico d’Italia passando per le vie appenniniche interne.
In questo, che fu considerato l’impero di Sibari, e nei territori limitrofi si muovevano mercanzie, interessi, idee e artigiani. I due estremi dell'impero erano segnati dalle città di Poseidonia (poi Paestum) sul Tirreno e Metaponto sullo Jonio, entrambe fondate da Sibari.
In tutta l'area e giù fino a Crotone si affermò, in un dialogo costante, anche uno stile architettonico originale. In breve tempo Sibari divenne una delle città più ricche e potenti della Magna Grecia e, dopo aver sconfitto e conquistato la rivale Siris (nella zona dell’odierna Policoro), alla metà del VI secolo a.C., arrivò a controllare direttamente o indirettamente il territorio compreso da un lato tra i fiumi Sele, oggi in provincia di Salerno, e Lao, nell’alto tirreno cosentino, e dall’altro quello tra Metaponto e Crotone.