Le gesta di Giovanni Gavino Polis, eroe della Guardia di Finanza, raccontate in un libro della resistenza
Il 12 marzo presso il polo liceale di Rossano presente un parterre importante per non dimenticare i grandi uomini della seconda guerra mondiale
CORIGLIANO-ROSSANO - «Giovanni Gavino Tolis è stato un uomo normale, con i pregi e le debolezze degli uomini normali, un uomo che non mirava certo al conseguimento di imprese leggendarie. Ma egli è pur sempre un eroe, poiché seppe schierarsi con la Resistenza al nazi-fascismo e seppe rinunziare al bene prezioso della vita, la propria, pur di salvare quella di centinaia e centinaia di persone».
Questa la significativa sinossi del libro scritto da Gerardo Severino, direttore del museo del Corpo della Guardia di Finanza, su un personaggio insignito di Medaglia d´Oro al Merito Civile, senza aver usato le armi. Un eroe a trecentosessanta gradi.
Il colonello Severino, autore del libro ha alle spalle una brillante carriera, già in servizio presso il Gruppo d´Investigazione sulla Criminalità Organizzata (GICO) di Roma, è stato posto alla direzione del Museo Storico del Corpo, nonché a capo di due Sezioni dell´Ufficio Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza.
Un parterre importante quello presente durante la giornata dedicata alla resistenza, che si terrà presso l’auditorium del polo liceale di Rossano, sabato 12 marzo in cui, centro della manifestazione, è il libro di Severino, proprio per mettere in risalto il contributo dato dagli uomini della Guardia di Finanza alla resistenza, durante il periodo nazi-fascista.
Al tavolo degli ospiti ci saranno il dirigente del polo liceale Antonio Franco Pistoia, Mario Scorza presidente dell'associazione "Rossanesi nel Mondo" e consigliere nazionale Anei, il sindaco di Co-Ro Flavio Stasi, il vicepresidente del consiglio regionale Franco Iacucci e il generale delle fiamme gialle Giovanni Monaco. Moderatore del dibattito, il direttore dell’Eco dello Jonio, Marco Lefosse.
Un momento di riflessione attraverso il quale si cercherà di trasmettere agli studenti la conoscenza di una parte di storia del nostro Paese, vissuta da tanti uomini e donne nel periodo della seconda guerra mondiale. Non è certamente un caso che il leit motiv della manifestazione sia l’impresa eroica di un militare che rischia la vita per salvare civili, una scelta tra democrazia e regime dittatoriale, fatta da un uomo, Gavino Tolis, senza tentennamenti di nessun tipo.