Il film di Tornatore "Ennio" non delude e riempie le sale italiane
Il grande compositore ricordato attraverso gli occhi di Tornatore è un film da non perdere
CORIGLIANO-ROSSANO – Grande Maestro della Musica, Ennio Moricone viene ricordato e a tratti contemplato, da Giuseppe Tornatore nel docufilm che uscirà nelle sale italiane domenica 20 febbraio.
Con una nota di nostalgia forse, Tornatore chiama in causa grandi personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema per farci scoprire un Ennio Morricone in modo ancora più intimo. Da Nicola Piovani ai fratelli Taviani, Bertolucci, Tarantino, Montaldo, Bellocchio, Tornatore da al film una velocità inaspettata: grandi miti del cinema che esprimono un parere sul maestro, testimonianze registrate e perse nel tempo, ma recuperati dal regista siciliano.
Ancora più interessante è la parte in cui si parla della storia di Morricone, nato a Roma e compagno di classe alle elementari, di quello che sarà uno dei più grandi registi western della storia del cinema, Sergio Leone. Si ritrovano anni dopo proprio nell’ambiente cinematografico, formando un connubio che ha lasciato il segno.
Viene svelata anche la grande frustrazione del compositore che si riterrà un musicista di serie B, la sua passione era la musica classica.
Anche se geniale, all’inizio della sua carriera, non viene subito compreso, dalla critica soprattutto. Il grande applauso arriva a fine degli anni ’80, con C’era una volta in America (1985), Mission (1987) e The Untouchables. Da lì in poi per Morricone è una escalation di acclamazione internazionale di critica e di pubblico, che viene sancita da un Oscar (onorario) nel 2007 e quello assegnato nel 2016, grazie alla partitura per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.