1 ora fa:“Kossa 2”, assunzioni e giornate fittizie: al via il processo a Castrovillari
16 ore fa:Lavoro sottopagato, Castrovillari vara una regola "rivoluzionaria": in busta paga non meno di 9 euro netti l'ora
20 minuti fa:Portata a termine l'operazione "Via i cassonetti"
15 ore fa:Governare l'economia per non essere governati dai mercati: Pasquale Tridico presenta il suo libro a Rossano
17 ore fa:La Lunetta di Sibari si realizzerà e il Comune di Cassano chiede una serie di opere supplementari
Adesso:Premi e riconoscimenti in tutta Italia per l'Istituto Comprensivo di Mandatoriccio
16 ore fa:Parte il "Porta a porta spinto" a Co-Ro, ma molti abbandonano rifiuti per strada: «Ecco i colpevoli dell'aumento della Tari»
18 ore fa:San Basile, Il presidente Bajram Begaj inaugurerà la più grande statua di Skanderbeg d'Italia
17 ore fa:All'Ospedale di Trebisacce ci saranno 47 posti letto
18 ore fa:Il corso di laurea in Scienze Turistiche all'Università della Calabria è finalmente realtà

Il film di Tornatore "Ennio" non delude e riempie le sale italiane

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Grande Maestro della Musica, Ennio Moricone viene ricordato e a tratti contemplato, da Giuseppe Tornatore nel docufilm che uscirà nelle sale italiane domenica 20 febbraio.

Con una nota di nostalgia forse, Tornatore chiama in causa grandi personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema per farci scoprire un Ennio Morricone in modo ancora più intimo. Da Nicola Piovani ai fratelli Taviani, Bertolucci, Tarantino, Montaldo, Bellocchio, Tornatore da al film una velocità inaspettata: grandi miti del cinema che esprimono un parere sul maestro, testimonianze registrate e perse nel tempo, ma recuperati dal regista siciliano.

Ancora più interessante è la parte in cui si parla della storia di Morricone, nato a Roma e compagno di classe alle elementari, di quello che sarà uno dei più grandi registi western della storia del cinema, Sergio Leone. Si ritrovano anni dopo proprio nell’ambiente cinematografico, formando un connubio che ha lasciato il segno.

Viene svelata anche la grande frustrazione del compositore che si riterrà un musicista di serie B, la sua passione era la musica classica.

Anche se geniale, all’inizio della sua carriera, non viene subito compreso, dalla critica soprattutto. Il grande applauso arriva a fine degli anni ’80, con C’era una volta in America (1985), Mission (1987) e The Untouchables. Da lì in poi per Morricone è una escalation di acclamazione internazionale di critica e di pubblico, che viene sancita da un Oscar (onorario) nel 2007 e quello assegnato nel 2016, grazie alla partitura per The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive