"Dante a Corigliano-Rossano. Testimonianza di un filosofo francese" ecco il resoconto
Novellis: «La lectio magistralis del professor Pinchard e la presenza del dottor Piro hanno fornito un contributo importante all’azione culturale necessaria nel nostro territorio»
CORIGLIANO-ROSSANO - In occasione del settecentenario dalla morte del sommo poeta, Dante Alighieri e Corigliano-Rossano continuano ad incontrarsi grazie al progetto “Siamo Culture – Ponte tra Oriente e Occidente”, voluto da Donatella Novellis, assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà, e promosso in collaborazione con Officine delle Idee.
La lectio magistralis “Dante a Corigliano-Rossano. Testimonianza di un filosofo francese” tenuta dal professor Bruno Pinchard, presidente della Société Dantesque de France, è stata l’occasione per ascoltare quali e quante connessioni ci siano tra l’universo dantesco e il territorio jonico. Una lezione che ha portato il progetto “Siamo Culture” alla sua dimensione internazionale.
All’incontro ha fornito un contributo rilevante il dottor Vincenzo Piro dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che ha introdotto e presentato il professor Pinchard. Proprio l’assessore Novellis ha sottolineato quanto il dottor Piro sia non solo un ricercatore di altissimo profilo, quanto altresì un esempio per i giovani di Corigliano-Rossano - di cui è figlio - poiché dimostra quanto la perseveranza nel seguire le proprie inclinazioni possa portare alla piena realizzazione di sé stessi.
Il pubblico nella Sala degli Specchi del Castello ducale (che ha rispettato tutte le normative anti Covid previste per la ripresa degli eventi in presenza), è rimasto estasiato dalla lezione di Bruno Pinchard che, partito dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, ha mostrato gli elementi di connessione con il territorio jonico e con la Calabria più in generale.
Particolarmente interessante la prospettiva presentata da Pinchard, secondo la quale la terra di Calabria è presente nell’opera quando descrive, ad esempio, il viaggio di Ulisse dall’isola di Ogigia alla Terra dei Feaci. Di particolare pregnanza le letture degli elementi costitutivi del paesaggio - il mare, la montagna, i centri storici -, del compasso, della verticalità ed orizzontalità, attraverso interpretazioni metafisiche in chiave dantesca che offrono nuove letture dell’esistente.
Gli anni di studio presso la Normale di Pisa hanno fatto nascere in Pinchard il grande amore per Dante e questo gli ha permesso di entrare a contatto più profondamente con la cultura italiana e con le opere del sommo poeta più in particolare.
«La lectio magistralis del professor Pinchard e la presenza del dottor Piro hanno fornito un contributo importante all’azione culturale necessaria nel nostro territorio – dice l’assessore Donatella Novellis –, portando quanti hanno goduto del privilegio di ascoltare la Lectio e partecipare al dibattito successivo, a riflessioni su una lettura del territorio secondo una prospettiva decisamente nuova. Il progetto “Siamo Culture” ha toccato una dimensione internazionale, consona alla ricchezza culturale del territorio che abbiamo il privilegio di abitare. Abbiamo bisogno di vivere dimensioni come questa, abbiamo bisogno di approfondire la conoscenza della nostra terra, delle sue stratificazioni storiche e culturali millenarie, anche attraverso prospettive di lettura ed interpretazione che aprono a percorsi interpretativi inusuali. Sono particolarmente lieta che nella suggestiva Sala degli Specchi del Castello Ducale fosse presente una rappresentanza di studentesse e studenti, di cittadini impegnati nell’associazionismo culturale che hanno preso parte alla tavola rotonda seguita alla Lectio».