Crosia, “Perduname”, grande successo per l’evento in streaming dell’Orchestra di Mirto Crosia
10mila interazioni raggiunte con la seconda edizione di “Perduname”, concerto musicale svolto nella rettoria “Madonna della Pietà” di Crosia
CROSIA – Nonostante la pandemia, non si ferma l’attività dell’Orchestra di fiati "Giacomo Puccini" di Mirto Crosia, diretta dal maestro Salvatore Mazzei.
L’emergenza sanitaria ha mutato l’approccio, le modalità di esecuzione, ma non certamente lo stile e l’entusiasmo dei singoli musici.
È quanto si legge nella nota stampa, proseguendo -.
Infatti, con il desiderio di esternare i propri sentimenti, a distanza di due anni dal primo concerto dedicato alla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, attraverso il talento della musica, insito in ciascuno di essi, si sono adoperati per realizzare la seconda edizione del concerto ‘Perduname’ per Orchestra di fiati, voce solista e coro polifonico a quattro voci.
L’evento musicale è stato realizzato in una location d’eccezione: la rettoria "Madonna della Pietà" di Crosia, guidata dal rettore, don Giuseppe De Simone. Lo stesso presbitero, nell’introdurre l’esibizione, ha evidenziato come questo concerto sulla Passione di Cristo sia riuscito a lanciare un messaggio di fede e di amore, ricordando tutte le vittime a causa del Covid e tutte le persone che stanno combattendo contro questo virus.
L’antica chiesa, situata alla periferia del centro storico crosiota, dunque, ha rappresentato il centro propulsore dell’attività musicale e canora pianificata dall’Orchestra di fiati della cittadina ionica.
«Un progetto di unione nella musica e di grande rilievo socio - culturale per far rivivere – ha commentato il maestro Mazzei - le tradizioni popolari della Settimana Santa nella Valle del Trionto, attraverso i canti di Passione del maestro, nonché preside emerito, Giuseppe Carrisi».
L’evento, trasmesso in prima visione sulla pagina Facebook dell’Orchestra ha riscosso un ampio successo di pubblico e di critica, raggiungendo circa 10mila interazioni sulla rete.
Il progetto ‘Perduname’ è stato ideato e diretto da Giuseppe Blefari (che ha curato anche le trascrizioni e gli arrangiamenti), con don Umberto Pirillo, Salvatore Mazzei e Isabella Eugenia Falcone, capobanda della ‘Puccini’ nonché primo clarinetto.
Assolutamente commoventi le performance dei solisti Antonio Vaglica (“Pietà di me”), Giovanni Comite (“Perduname”), Emilio Ruperto (“Madre io vorrei”), Chiara Palermo (“Popolo mio”), Martina Diaco (“Pietro”), Pako Cena (“Cum ‘a jumara”), Giuseppe Fusaro (“Anima Christi”), introdotte da alcuni monologhi, declamati da Debora Calarota e scritti da Francesca Abossida, che da anni affianca il maestro Carrisi nella composizione strofica di alcuni suoi canti.
Impeccabile la performance del Coro dell’Accademia Musicale "Euphonìa" diretto dal maestro Giuseppe Fusaro. Particolarmente attenta e interessata la folta platea di pubblico che, da remoto, ha seguito l’importante evento, manifestando messaggi di commozione per la bellezza della musica espressa dagli artisti, ma anche per le suggestive immagini dell’antica rettoria “Madonna della Pietà” di Crosia e del ben tenuto antico borgo.
Immagini sapientemente elaborate da Mattia De Vincentis, Davide Brunetti e Giovanni Pedace, in collaborazione con Euphonía recording.
L’iniziativa, che conferma il grande valore artistico dell’orchestra di fiati crosiota, magistralmente diretta, sin dal 2010, dal maestro Mazzei, ha unito nella preghiera l’intero territorio aprendo l’orizzonte a futuri progetti musicali di condivisione tra i tanti talentuosi musicisti del basso Jonio cosentino e della valle del Trionto che, nella diversità di stili e caratteristiche, sono riusciti, in questa seconda edizione di Perduname, a creare momenti musicali di grande spessore.
«Il progetto - ha commentato il sociologo Antonio Iapichino, referente per la Calabria della Società italiana di sociologia – riveste per il territorio una valenza, oltre che puramente musicale, anche di carattere socio – culturale, senza sottovalutare l’importanza di tipo religioso, sia per la tipologia dei canti e sia per il periodo, liturgicamente forte, appunto, la Settimana Santa».
«E’ solo l’inizio – ha affermato il direttore Mazzei - di un percorso nel quale la musica, la cultura e il territorio saranno valorizzati, in modo unitario e sinergico, attraverso una serie di iniziative che, man mano coinvolgerà una platea sempre più ampia di protagonisti».