Cultura.Il 30 ottobre a Corigliano, il nuovo libro di Isabella Freccia
A Corigliano tutto è pronto per l'evento di cultura del 30 ottobre, in cui verrà presentata la nuova opera di Isabella Freccia. “Quell’amore che profumava di giuggiole”, questo il titolo della nuova fatica letteraria della docente Freccia. L’appuntamento, che si configura come un’iniziativa di alto profilo culturale, si terrà domenica 30 ottobre, alle ore 17.30, presso la sala convegni della chiesa Santi Nicola e Leone di Corigliano Scalo. Ad introdurre e coordinare i lavori sarà la dott.ssa Anna Milieni. Interverranno: dott. Luigi Leotta, capitano di vascello Direzione Marittima di Bari; prof.ssa Fiorella De Rosa, ricercatrice Università della Calabria; prof. Giuseppe De Rosis. Le conclusioni sono affidate al prof. Giovanni Pistoia. Alcuni brani del libro saranno letti da Elvira Campana, Franco Cirò, Mario Felicetti, Giusy Forciniti, Katya Genova, Giorgio Oranges, Maria Romeo, Serafina Salimbeni, Silvana Simone, Antonio Trebisonda. La manifestazione culturale prevede, inoltre, gradevoli intermezzi musicali e si concluderà con un gustoso apericena. La poliedrica Autrice, Isabella Freccia, insegna presso la scuola materna “Madonna della Catena”, Primo circolo didattico, di Corigliano Scalo. Ha già al suo attivo la pubblicazione di quattro libri: i primi tre in vernacolo locale (“U spaventapassiri nnamureti e altri racconti in coriglianese”, “U mindicanti i amuri”, “I fimmini irà livi”) e uno in lingua italiana (“L’altra metà del cuore”). “Quell’amore che profumava di giuggiole”, in perfetta simbiosi con le tematiche già precedentemente affrontate dall’Autrice, esamina gioie e dolori del nostro tempo sul palcoscenico di una storia d’amore quasi impossibile a realizzarsi. Anche questo testo di Isabella Freccia è un ritorno alle sue origini personali e familiari, ritorno che consente un amaro confronto/scontro con i mali della società contemporanea. Un viaggio iniziatico nei meandri delle cose belle e brutte del mondo, dalle gioie per gli affetti più cari ai dolori per la constatazione di fenomeni tuttora vigenti, quali ad esempio la violenza sulle donne. È un libro senza pretese o illusioni salvifiche ma basato esclusivamente sulla forza sovrumana dell’amore che pervade tutte le sue pagine e da un rapporto fondato sull’umanità e sulla sincerità che l’Autrice riesce ad instaurare fin da subito con il lettore.