Taglio abusivo di alberi, quattro arresti nella Sila: raffica di controlli e sequestri
I Carabinieri Parco hanno sorpreso in flagranza i responsabili mentre abbattevano decine di faggi. Sequestrati mezzi e legname. Rafforzata la vigilanza per difendere il patrimonio boschivo

COSENZA – Prosegue serrata l’attività di controllo e tutela del patrimonio boschivo da parte dei Carabinieri del Parco Nazionale della Sila. Nei giorni scorsi, i militari dei Nuclei di Cotronei e Zagarise hanno arrestato quattro persone, ritenute responsabili – in concorso e in episodi distinti – di taglio abusivo e furto di legname di alto fusto.
Il primo episodio è avvenuto a Petilia Policastro, in località Cacherva–Jennace, area classificata come Zona di Protezione Speciale (ZPS) e di proprietà demaniale. Qui, un uomo è stato sorpreso mentre abbatteva alberi di faggio e ontano: dodici piante erano già state tagliate e parte del legname era stato caricato a bordo di un automezzo, immediatamente bloccato dai militari. Strumenti e materiale legnoso sono stati posti sotto sequestro.
Un secondo intervento ha riguardato tre persone – due originarie di Petilia Policastro e una di Mesoraca – sorprese in località Fratta, nel comune di Mesoraca, al confine con l’area protetta. Anche in questo caso, i Carabinieri Parco hanno fermato un autocarro colmo di tronchi appena abbattuti. Gli accertamenti hanno confermato il taglio illegale di 27 alberi di faggio di grande diametro, di proprietà comunale.
Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità giudiziaria. Per l’uomo fermato all’interno del Parco Nazionale della Sila, giudicato per direttissima, è scattata la misura cautelare dell’obbligo di firma.
Questi provvedimenti si aggiungono ai due arresti già eseguiti la scorsa settimana sempre dal Nucleo Carabinieri Parco di Cotronei, a conferma di un’azione di vigilanza costante e capillare, che si inserisce nel più ampio quadro delle priorità indicate dal Procuratore della Repubblica di Crotone, Domenico Guarascio.
Una lotta senza sosta contro i reati ambientali, a difesa di un bene comune fragile e prezioso come i boschi della Sila, patrimonio naturale di valore inestimabile.