Estorsioni nell'Alto Jonio: parte la denuncia dei proprietari al presunto giardiniere
Il tale costringerebbe i possessori delle villette ad affidare a lui le cure del verde dietro pagamento. Per chi si rifiuta atti ritorsivi di vario tipo: danneggiamenti, fotografie per violare la privacy e intimidire, furti di energia
ROSETO CAPO SPULICO – L'aiuola te la raso io! Alcuni abitanti di Roseto Capo Spulico e dell'Alto Jonio hanno deciso di denunciare atti estorsivi ai danni di turisti e proprietari di abitazione a Baia del Castello da parte di un uomo che svolgerebbe la professione di giardiniere.
Secondo quanto riportato nella denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica Tribunale di Castrovillari, al comando compagnia Carabinieri di Castrovillari, al comando Tenenza Guardia di Finanza di Montegiordano, al Commissariato Polizia di Stato di Castrovillari, il presunto giardiniere costringerebbe i possessori delle villette con giardino ad affidare a lui le cure del verde dietro pagamento. Per chi si rifiuta scatterebbe, così, la ritorsione: «Rifiuti gettati nei giardini - si legge nella denuncia inoltrata agli organi giudiziari - danneggiamenti vari, case piantonate come a voler dimostrare non si sa cosa, fotografie continue volte a violare la privacy con il chiaro intento di intimidire i proprietari, furti di energia con allacciamenti momentanei».
«Non è un caso – sottolineano - che tutti i coperchi dei contatori del villaggio (ben 100 villette) siano inesistenti. Tutti spariti. Inoltre quest’uomo gestisce non solo i lavori di giardinaggio (1000 euro all’anno per cento villette sono 100.000 euro, in nero esentasse) ma anche lavori di muratura, idraulica e altro. Ogni altra ditta che si avvicina al villaggio viene fotografata, spiata e i lavori controllati da lontano».
Molti proprietari pare abbiano ceduto, nel tempo, al ricatto per scongiurare il pericolo di ritorsioni. Il tale è noto anche perché «gestisce una sua proprietà come discarica abusiva dove sversa tutto senza alcuna autorizzazione e senza rispetto di alcuna normativa in materia».