Assolto in primo grado 40enne di Co-Ro accusato di far parte di una organizzazione criminale belga
L'uomo, difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Yannick Vlaemyn, da subito aveva professato la sua innocenza, anche con una serie di riscontri documentali, prove vagliate positivamente dal Tribunale belga
CORIGLIANO-ROSSANO - S.A., cittadino quarantenne di Corigliano-Rossano, risultava essere gravemente sospettato di partecipazione alle attività di un'organizzazione criminale operante in varie aree inter-territoriali e di violazione della legge sugli stupefacenti.
Per tali motivi era stato dapprima destinatario di mandato d'arresto europeo emesso dalla direzione generale degli Affari internazionali del Ministero della Giustizia su richiesta dell'autorità giudiziaria belga per il reato d'associazione finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti e, quindi, destinatario di un ordine di estradizione internazionale – provvedimento di poi revocato dalla Chambre de Mises en Accusation - e ancora sottoposto a quella che è stata ritenuta la più importante indagine per traffico di stupefacenti e associazione criminale nella storia del Belgio.
Si trattava di un'indagine con indagati che, secondo i pubblici ministeri belgi, avrebbero messo in piedi una multinazionale della droga con una "struttura e una gerarchia" tra i vari gruppi criminali coinvolti e chiari legami commerciali illegali.
Celebratosi il processo il concittadino S.A. è risultato in primo grado estraneo da tutte le accuse.
Lo stesso, difeso dagli avvocati Ettore Zagarese e Yannick Vlaemyn, da subito aveva professato la sua innocenza, anche con una serie di riscontri documentali, prove vagliate positivamente dal Tribunale belga che di conseguenza ne ha dichiarato l'innocenza.