Presunte violazioni nell'allora canile di Rossano, tutti assolti con formula ampia
I fatti risalgono al lontano 2017 quando, a seguito di una denuncia di un'associazione animalista, vennero processati l'allora direttore sanitario del canile, Iole De Falco, quattro funzionari del comune e un dirigente dell'Asp
CORIGLIANO-ROSSANO - Il Tribunale di Castrovillari, in composizione collegiale, ha assolto con la formula più ampia “per non aver commesso il fatto”, il medico veterinario Iole De Falco che era stata accusata di presunte violazioni che si sarebbero consumate nel canile di Rossano quando la stessa ricopriva il ruolo di direttore Sanitario del canile rifugio.
Una sentenza che restituisce e ripristina la verità dei fatti, ma che non risarcisce l’amarezza per aver gettato un’ombra sulle indubbie qualità umane, morali e professionali di chi da sempre lavora per il bene esclusivo degli animali.
La vicenda - ricordiamo - prende avvio da un atto di querela presentata direttamente alla procura di Castrovillari da un'associazione animalista del territorio a seguito della quale venivano indagati e processati la stessa dottoressa De Falco assieme a quattro funzionari dell’allora Comune di Rossano e un dirigente dell'Asp di Cosenza. Le accuse mosse erano di concussione, falso in atto pubblico e abbandono di animali in concorso, nonché di abuso d’ufficio.
All'epoca dei fatti l'associazione denunciate operava in virtù di una convenzione con il canile rifugio di Rossano, occupandosi oltre che della cura dei cani anche delle loro adozioni. «Proprio nell’ottobre del 2017 - ricorda il medico veterinario De Falco in una nota - all’esito di una poco chiara gestione di queste adozioni, specialmente attraverso quelle delle “mamme a distanza”, ovvero soggetti che versavano contributi per il mantenimento e l’adozione dei cani, il comune di Rossano in accordo con il responsabile del canile sanitario, provvedevano alla sospensione della convenzione»
«A tale atto seguiva dapprima l’abbandono dell’associazionedell’incarico, quindi nei mesi successivi un’azione calunniatrice sui mezzi di informazione verso il comune di Rossano e la dottoressa De Falco a cui seguiva una querela presentata direttamente presso la procura di Castrovillari contro i responsabili del Comune per maltrattamenti ed abbandono dei cani e reati di abuso e falso, e soprattutto verso il medico veterinario accusato tra l’altro di esigere denaro in cambio delle cure da prestare ai cani del canile».
Iniziato il processo, il Tribunale di Castrovillari, all’esito di una articolata e complessa istruttoria processuale (ove venivano ascoltati diversi testi tra cui membri di associazioni animaliste, volontari, appartenenti ad organismi di controllo zoofilo, consulenti) dalla quale emergevano oltre all’assoluta falsità delle accuse, anche l’uso non appropriato del canile da parte dell’associazione, finalizzato alle adozioni dei cani, con la circolazione di ingenti somme di denaro, lo scorso 23 aprile ha emanato la sentenza di assoluzione per tutti gli imputati con formula ampia de “il fatto non sussiste”, riabilitando in maniera definitiva l’immagine e la integrità morale di tutti gli imputati.