3 ore fa:Giornata mondiale della migrazione degli uccelli, evento di "osservazione" nella "MaB Sila - biosphere reserve"
10 ore fa:«Si può cambiare». La lettera degli studenti dell'Istituto Troccoli di Cassano a Mattarella
10 ore fa:A proposito della Notte Nazionale del Liceo Classico 2024 al San Nilo
6 ore fa:Un prezioso mosaico che racconta la Calabria: il dono di Confindustria Cosenza a Mattarella
5 ore fa:La Giunta regionale approva lo statuto di Arpal
5 ore fa:Cariati, stamani l'occupazione "simbolica" del cantiere per il nuovo Pronto Soccorso
7 ore fa:Festa del lavoro?! Qui non abbiamo nulla da festeggiare
9 ore fa:Anche quest'anno l'Unical assegna le borse al 100% degli idonei
8 ore fa:A Co-Ro il convegno "In the blue skies of autism"
4 ore fa:Salario minimo e "No" all'autonomia differenziata: il messaggio dei Giovani Dem di Co-Ro

Ancora disordini nel Carcere di Rossano: detenuto incendia la cella

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Non si placano le criticità nel carcere di Rossano dove, nella mattinata di oggi, lo stesso detenuto magrebino, resosi protagonista reiteratamente di disordini e della grave aggressione di giovedì scorso nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino, perpetrata ai danni dei poliziotti penitenziari, ha incendiato la cella, provocando una coltre di fumo che ha reso irrespirabile l’aria, sia per il personale di polizia operante, sia per la restante popolazione detenuta.

«Solo il pronto intervento dei poliziotti penitenziari - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale - ha scongiurato il peggio. Gli uomini della polizia penitenziaria, con scaltrezza e professionalità, sono riusciti anche a domare le fiamme e a ripristinare l’ordine e la sicurezza. Purtroppo, nel carcere di Rossano, negli ultimi mesi, continuano ed essere destinati prevalentemente detenuti che, negli istituti di provenienza, pare si siano resi promotori di eventi simili. Infatti, anche nella giornata odierna, un detenuto con problemi psichiatrici, resosi protagonista di un’aggressione ai danni di ben due Ispettori in un istituto del centro Italia, è stato assegnato nel carcere Rossanese. Si tratta di soggetti di difficile gestione che pongono in serio pericolo l’ordine e la sicurezza del carcere. Nonostante molti di questi abbiano patologie abbastanza gravi vengono ugualmente trasferiti nel carcere Rossanese dove, ricordiamo, non è presente un’ articolazione territoriale di salute mentale, per la gestione degli stessi. Tra l’altro, ci riferiscono che nello stesso istituto lo psichiatra fa due accessi a settimana, assolutamente insufficienti per seguire i detenuti che ne avrebbero bisogno». 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.