Ancora disordini nel Carcere di Rossano: detenuto incendia la cella
Durante e Ciccone: «Si tratta di soggetti di difficile gestione che pongono in serio pericolo l’ordine e la sicurezza del carcere»
CORIGLIANO-ROSSANO - Non si placano le criticità nel carcere di Rossano dove, nella mattinata di oggi, lo stesso detenuto magrebino, resosi protagonista reiteratamente di disordini e della grave aggressione di giovedì scorso nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino, perpetrata ai danni dei poliziotti penitenziari, ha incendiato la cella, provocando una coltre di fumo che ha reso irrespirabile l’aria, sia per il personale di polizia operante, sia per la restante popolazione detenuta.
«Solo il pronto intervento dei poliziotti penitenziari - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale - ha scongiurato il peggio. Gli uomini della polizia penitenziaria, con scaltrezza e professionalità, sono riusciti anche a domare le fiamme e a ripristinare l’ordine e la sicurezza. Purtroppo, nel carcere di Rossano, negli ultimi mesi, continuano ed essere destinati prevalentemente detenuti che, negli istituti di provenienza, pare si siano resi promotori di eventi simili. Infatti, anche nella giornata odierna, un detenuto con problemi psichiatrici, resosi protagonista di un’aggressione ai danni di ben due Ispettori in un istituto del centro Italia, è stato assegnato nel carcere Rossanese. Si tratta di soggetti di difficile gestione che pongono in serio pericolo l’ordine e la sicurezza del carcere. Nonostante molti di questi abbiano patologie abbastanza gravi vengono ugualmente trasferiti nel carcere Rossanese dove, ricordiamo, non è presente un’ articolazione territoriale di salute mentale, per la gestione degli stessi. Tra l’altro, ci riferiscono che nello stesso istituto lo psichiatra fa due accessi a settimana, assolutamente insufficienti per seguire i detenuti che ne avrebbero bisogno».