Riapre il distributore di carburante del porto di Corigliano. Rapani: «La burocrazia penalizza lo scalo marittimo»
Gli avvocati Morcavallo e Belvedere: «Siamo particolarmente soddisfatti perché viene ripristinato un servizio essenziale per l’economia e per la sicurezza dei natanti e per la sensibilità ed immediatezza della decisione»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il Tar Calabria - Catanzaro con decreto presidenziale n. 411 del primo agosto 2023, accogliendo l’istanza degli avvocati Oreste Morcavallo e Vincenzo Belvedere, ha sospeso il provvedimento di revoca, adottato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della licenza alla società cooperativa concessionaria del deposito e distribuzione di carburante nel porto di Corigliano.
La revoca della licenza era fondata su una sentenza penale irrevocabile nei confronti del legale rappresentante della società. Nel ricorso gli avvocati Morcavallo e Belvedere hanno contestato il provvedimento che non tiene conto della sospensione della pena e della modesta entità del reato.
Inoltre è stato evidenziato il gravissimo danno per l’intera attività portuale, sia per la pesca che per la sicurezza dei natanti, considerando che è l’unico distributore di carburante del porto e che questo è uno dei più importanti porti per la pesca d’Italia, con 40 pescherecci.
«Siamo particolarmente soddisfatti - hanno commentato gli avvocati Morcavallo e Belvedere - perché viene ripristinato un servizio essenziale per l’economia e per la sicurezza dei natanti e per la sensibilità ed immediatezza della decisione».
Sull'argomento è intervenuto anche il Senatore di Fratelli d'Italia Ernesto Rapani: «Esprimo vivo apprezzamento per la sospensiva del Tar Calabria nei confronti della misura adottata dall'Adm. L'unico rifornimento di carburante che insiste nell'area portuale serve la flotta peschereccia di Schiavonea, tra le più imponenti ed importanti del sud Italia, ma anche tutte le imbarcazioni in servizio alla Capitaneria di porto. Privando lo scalo di questo servizio alla comunità si andrebbe a creare un disagio enorme a centinaia di pescatori ed al contempo un danno economico di non poco conto a tutto il comparto – sottolinea Rapani – già gravato da tante altre problematiche, per di più nei mesi estivi in cui il mare è ancora più frequentato. La questione si aggrava notevolmente se si valutano anche le difficoltà che si potrebbero creare alla Guardia costiera, spesso in allerta a tutte le ore per le tante operazioni di soccorso».
«Il Tar – conclude il senatore Rapani – tra le motivazioni della sospensiva ha comunque considerato che si tratta dell'unico distributore di carburante del porto e che le conseguenze dell'interruzione del servizio sarebbero gravissime».