1 ora fa:La proposta del "Nuovo Sindacato Carabinieri": «Il Reparto Territoriale di Co-Ro sia elevato a Gruppo»
12 ore fa:Carmine Capristo cambia squadra: da Cropalati a Caloveto ed è subito protagonista
16 ore fa:Domenica nera al Rizzo. Rossanese-Trebisacce, scoppia la violenza: ferita una donna
40 minuti fa:Stasi: «Bene l'elezione di Fiorita ad Arrical. Ora si faccia scegliere il Direttore Generale ai sindaci»
15 ore fa:Trebisacce travolge la Rossanese (0-4), ma la gara finisce nella vergogna: scontri e una donna ferita
17 ore fa:Resistenza senza armi. La vicenda degli Internati militari italiani nei lager tedeschi
13 ore fa:Violenze allo stadio, Stasi: «Pagina vergognosa. Si è superato il segno»
18 ore fa:«Il personale del Reparto di chirurgia toracica dell'Annunziata ha salvato mia madre»
11 ore fa:Bike Park al Palmeto di Schiavonea: bambini in bici per un weekend all’aperto
16 ore fa:Cassano in festa, la signora Maria Pugliese spegne 102 candeline

Videopoker clonati ed evasione fiscale, maxi blitz della finanza a Castrovillari

1 minuti di lettura

COSENZA - Nei giorni scorsi, finanzieri del Comando Provinciale Cosenza, funzionari dell’Ufficio dei Monopoli per la Calabria e del gruppo Cp Operazioni della Direzione Generale dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli (Adm), coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, hanno sottoposto a sequestro 32 apparecchi da gioco muniti di scheda clonata ed oltre 16 mila euro, ritenuti frutto dell’illecita attività di frode informatica. 

Per tale ipotesi di reato risulta indagato l’amministratore/legale rappresentante di una società di Castrovillari, dedita alla gestione/noleggio di tali apparecchi da divertimento presso vari esercizi commerciali della provincia di Cosenza ed in Lombardia, Campania e Basilicata. 

Il servizio trae origine da alcuni spunti investigativi derivanti dalla segnalazione di una società specializzata nella manutenzione di smart card di videogiochi in merito alla presenza di una scheda palesemente alterata, inviata per la riparazione dal citato gestore di Castrovillari.

A seguito di ulteriori approfondimenti e riscontri eseguiti dalle Fiamme Gialle e dai funzionari Adm, la Procura della Repubblica di Catanzaro, competente sui reati informatici, ha disposto perquisizioni sia presso il magazzino del gestore castrovillarese che presso gli esercizi commerciali ove erano installati i congegni da gioco. 

All’esito delle perquisizioni, è stato accertato che 32 apparecchi su 87 erano irregolari, in quanto muniti di una doppia scheda da gioco, abilmente occultata in apposito doppio fondo, che permetteva di eludere il conteggio delle giocate ed evadere le imposte dovute all’erario (il cosiddetto prelievo unico erariale).

I videogiochi del tipo new slot, come quelli in questione, sono apparecchi da divertimento (contemplati dall’articolo 110, comma 6, lettera a del Tulps) che erogano vincite in denaro e sono collegati alla rete telematica dell’Adm a cui inviano, in automatico, i dati sulle giocate effettuate. Su queste vengono determinate le imposte da versare. 

Nel caso di specie, la presenza di una doppia scheda (cosiddetto clone) permetteva di inoltrare solo dati parziali e, di conseguenza, veniva dichiarato meno del dovuto, al fine di evadere le imposte.

L’ipotesi investigativa è dunque che sia stata realizzata una frode informatica. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive