Scarti di lavorazione di un frantoio lungo la spiaggia: scattano sequestri e sanzioni
L'operazione è stata condotta dalla Capitaneria di Porto di Corigliano-Rossano con il supporto dei Carabinieri di Rocca Imperiale e ha interessato le attività di un opificio oleario di Montegiordano
ROCCA IMPERIALE - Nella mattinata di ieri (giovedì 18 novembre), personale appartenente al nucleo operativo polizia ambientale della dipendente Delegazione di Spiaggia di Montegiordano sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Corigliano-Rossano, congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Rocca Imperiale (CS), ha effettuato un controllo presso un frantoio sito nella provincia dell’alto Ionio Cosentino.
Alcuni indizi quali chiazze di sansa di colore scuro rosaceo e male odorante nonché diverse pozze dello stesso rifiuto presenti allo stato melmoso presenti sulla superficie demaniale marittima adiacente l’opificio, hanno destato il sospetto degli investigatori.
I militari, ripercorrendo il canale di scolo/sottovia che collega il frantoio al demanio marittimo, hanno costatato l’effettiva immissione incontrollata ed illecita di rifiuti nelle acque superficiali e sotterranee.
È pertanto scattato il sequestro penale del cumulo di 300 quintali di sansa di olive rinvenuto all’interno del piazzale del frantoio nonché del medesimo piazzale ampio 200 metri quadri, del canale sottostante la griglia di raccolta delle acque piovane attraversante la strada comunale e del predetto canale di scolo/sotto-via.
I militari hanno altresì deferito alla competente Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività commerciale resosi responsabile dei reati di immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee; danneggiamento; distruzione e deturpamento di bellezze naturali; inquinamento ambientale nonché attività di gestione di rifiuti non pericolosi, lasciando allo stesso la facoltà d’uso della stessa attività, come concordato con la Procura della Repubblica.