2 ore fa:«Il ministro Musumeci boccia l’insediamento Industriale nel porto di Corigliano-Rossano»
1 ora fa:Tutto pronto per la 188esima edizione dei Fuochi di San Marco. Ecco il programma
4 ore fa:Dermatomagnetismo e Parkinson, il progetto che da Mormanno pone le basi per nuovi studi
2 ore fa:Guardiani del tempo, i ragazzi del Galilei di Trebisacce presentano il loro progetto all'Unical
33 minuti fa:Sibari e il vino, una lunga storia d'amore: al Vinitaly anche i reperti (in copia) del MAS
3 minuti fa:Amministrative 2024, a Bocchigliero arriva "La Svolta" con Domenico Aggazio
3 ore fa:Gite Sicure, vasta operazione della PolStrada nella Sibaritide
4 ore fa:A maggio la cerimonia conclusiva del 38esimo Premio Nazionale Troccoli Magna Graecia
3 ore fa:A Pechino il racconto di una Calabria inedita: Montesanto presenta ai cinesi i Mid della regione
1 ora fa:Incendio alla storica pasticceria di Marina di Sibari, il Pd di Cassano: «Increduli e disorientati»

Ecco le opere d’arte messe in salvo dai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza

1 minuti di lettura

COSENZA - I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, nonostante le difficoltà connesse alla grave situazione pandemica, hanno recentemente condotto, su tutto il territorio calabrese e nazionale, una serie di azioni investigative, che hanno consentito non solo il recupero di migliaia di reperti archeologici, frutto di scavi clandestini, ma anche il sequestro di numerosi beni d’antiquariato, tra cui importanti dipinti commercializzati in Calabria e provenienti da furti in abitazione consumati in tutta Italia, nonché di diverse opere d’arte contemporanea false.

Particolarmente significativa è risultata l’attività investigativa che ha portato al sequestro di un dipinto, olio su tela, del XVIII sec., che ritraeva un “Puttino”, ricavato dal taglio di una grande pala d’altare, raffigurante “Madonna con Bambino, Santi e Cherubini”, trafugata nel febbraio del 1984, dalla Chiesa di San Giovanni Battista al Boeo di Marsala (TP).

Il frammento della pala d’altare, in vendita presso un antiquario calabrese, è stato individuato nel corso dell’attività di controllo degli esercizi commerciali dello specifico settore, costantemente eseguita da questo Nucleo. La successiva, attenta, comparazione dell’immagine con quelle censite nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo gestito dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha permesso di individuare l’opera pittorica dalla quale era stata ricavata mediante sezionamento.

Recentemente il dipinto è stato restituito al luogo sacro al quale apparteneva. Dipinto trafugato Ritaglio sequestrato Numerosi, inoltre, sono stati i sequestri di immobili abusivamente costruiti all’interno di aree tutelate perché di interesse archeologico e paesaggistico.

Il Nucleo di Cosenza ha proseguito, anche nel 2020, con una incisiva attività di prevenzione che, associata ad una collaterale e costante attività repressiva, ha consentito di contrastare, in modo efficace, le varie forme di aggressioni criminali poste in atto nei confronti del patrimonio culturale locale regionale. In merito alle attività condotte, si riportano, di seguito, i risultati ottenuti: 64 persone deferite in stato di libertà, alle Autorità Giudiziarie, di cui 22 per reati contro il paesaggio; 12 beni antiquariali recuperati; 142 reperti archeologici recuperati; 3 controlli di sicurezza a musei, biblioteche ed archivi, finalizzati a prevenire i reati di furto e danneggiamento; controlli ad aree archeologiche finalizzati a prevenire le attività di scavo clandestino; 104 controlli ad aree paesaggistiche e monumentali finalizzati a prevenire abusi edilizi; 29 controlli ad attività antiquariali, fiere e mercatini di settore finalizzati a prevenire i reati di ricettazione e riciclaggio.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.