Nel secondo trimestre dell’anno, il saldo positivo delle aziende costituite da under 35 supera le 20mila unità ed è pari al 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane. Le oltre
31mila iscrizioni di imprese di under 35 rappresentano infatti il 31,6% delle iscrizioni del periodo mentre nello stesso periodo sono state chiuse 10mila imprese giovanili. A scattare la fotografia dell’imprenditoria giovanile nel trimestre è Movimprese, indagine di Unioncamere-Infocamere. Finanza, servizi alla persona, pubblicità sono le attività più attrattive per i giovani imprenditori, tanto che tra aprile e giugno scorsi sul totale delle nuove imprese iscritte in questi ambiti, le attività ideate da under 35 superano il 40%. Altro dato incoraggiante è la
forte spinta dei giovani del Mezzogiorno: le loro 8.366 imprese in più corrispondono infatti ad oltre il 40% del saldo complessivo delle imprese di under 35. “I giovani continuano a scegliere con convinzione la via dell’impresa per costruire il proprio futuro – commenta il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello – Più della metà della crescita del tessuto imprenditoriale si deve, in questo trimestre, agli under 35. Dobbiamo impegnarci a creare le condizioni per consentire a queste imprese di crescere ed affermarsi sul mercato”. Le 581mila attività produttive guidate da giovani (il 9,6% del totale delle imprese registrate a fine giugno) si concentrano in settori tradizionali come il commercio (con il 28,7% delle imprese under 35), attività di alloggio e ristorazione (10,2%), costruzioni (14,3%).
Quasi il 10% delle nuove imprese condotte da under 35 nate nel secondo trimestre opera in agricoltura. Dal punto di vista della creazione di un’impresa, spuntano altri settori, quali finanza e assicurazioni (promotori finanziari, agenti, broker assicurativi), in cui le 859 nuove iscritte sono pari al 47,8% delle iscrizioni totali. Superiori al 47% delle iscrizioni totali anche le 992 neoimprese young che si occupano di servizi alla persona (lavanderie, trattamenti estetici e benessere), mentre sfiora il 42% le imprese under 35 attive in Pubblicità e ricerche di mercato. La classifica regionale fa risaltare la vitalità dei giovani piemontesi (pesano per il 75,3% della crescita imprenditoriale regionale), seguiti da campani (68%) e valdostani (66,2%). Sul fronte opposto, il Lazio (dove il saldo delle imprese under 35 è pari al 44,7% del totale), Lombardia (46,4%) e Abruzzo (48,1%). A livello di province traina il Sud:
Crotone (i giovani imprenditori sono il 15,3% del totale),
Vibo Valentia (15%), Palermo e Caserta (entrambe 14,2%). (fonte: quicosenza.it)