Di SAMANTHA TARANTINO In una società in cui si parla molto, ma si fa fatica a comprendersi, si sente l’esigenza di offrire ascolto. Con questo obiettivo, è nato a Corigliano il
Punto Famiglia, uno Sportello di ascolto all’interno dell’Istituto Comprensivo Statale “Erodoto”, plesso Amerise, attivo ogni lunedì dalle ore 16,30 alle 18,30, raggiungibile attraverso il recapito telefonico 391/7363131, contattabile anche in forma privata e in totale riservatezza. «Siamo orgogliosi di ospitare il Punto Famiglia all’interno della nostra scuola – dice la dirigente dell’istituto professoressa Susanna Capalbo, nella conferenza stampa di presentazione dello sportello –. Questo rappresenterà un primo livello, lo scoglio forse più difficile da superare. Andare oltre le reticenze e prendere coscienza che ci possa essere un problema affrontabile con la certezza di essere ascoltati, sia personalmente che telefonicamente». Che uno sprone di questo tipo nasca in una scuola non è un caso. È all’interno delle istituzioni scolastiche, infatti, che si può tastare il polso della società odierna, fatta da paradossali solitudini in mezzo a molte voci. Connessi con il mondo, ma non con se stessi. E tra i giovanissimi in età scolare emergono tutti i disastri della quotidianità, ormai visibili anche nel nostro territorio. Molte le figure specializzate che andranno a comporre il Punto Famiglia del Plesso Amerise. Dalle assistenti sociali all’avvocato, dall’ostetrica agli psicologi e psichiatri, ai mediatori culturali di lingua araba e di lingua rumena, addirittura anche una mamma offertasi per la comunicazione. Un pool di esperti costituito per la maggior parte da donne, che confermano ancora una volta la capacità di queste ultime di mettere in pratica l’intuito. «È un servizio offerto dalla scuola – continua la dirigente Capalbo – nato e costituito da volontari, per dare una mano a genitori e insegnanti nell’individuazione di qualsiasi tipo di problema». Al tavolo dei lavori, sedici professionisti che orgogliosamente hanno presentato alla platea il neonato Punto Famiglia, raccontando le motivazioni che li hanno spinti a riunirsi per offrire un servizio di affiancamento alle famiglie.
Le assistenti sociali Franca Malagrinò, Carmela Torchiaro, Anna Fiorentino e Luisa Polino. Lo psicologo Michele Forciniti, la psichiatra Tiziana Coscarella, gli avvocati Raffaella Accroglianò ed Elvira Campana, la logopedista Maria Rita Frasca, la psicomotricista Silvana Dima, l’ostetrica Angela Sprovieri, il senologo Costa, Karima El Mossay, mediatrice culturale di lingua araba, per garantire ai tanti bambini e giovani extracomunitari una sempre migliore integrazione, Mihaela Bachide, mediatrice culturale di lingua rumena, e Maria Santella, che si occuperà della comunicazione. È stata presente anche l’Assessore del comune di Corigliano Marisa Chiurco, la quale ha offerto la propria disponibilità a far parte del team. E nel dibattito è stato rimarcato che c’è necessità di superare i pregiudizi che ricoprono le figure degli assistenti sociali, degli psicologi e psichiatri.
I problemi sono svariati: adattamento sociale, difficoltà di linguaggio o dell’apprendimento, disagi che nascono nelle famiglie, negli ultimi tempi soprattutto in quelle più benestanti. Tutto si può superare, l’importante è prenderne coscienza e consapevolezza. Il servizio offerto dal Punto Famiglia, che ha anche una pagina Facebook, è aperto a tutto il territorio. Che possa essere un modello per altre nostre realtà!