Istituzioni e mondo della cultura piangono la scomparsa del regista fiorentino, cittadino onorario del capoluogo calabrese. Sua la prima opera lirica messa in scena nel 2003 nella stagione inaugurale del Politeama
Le istituzioni e il mondo della cultura di Catanzaro in lutto per la scomparsa del regista Franco Zeffirelli, cittadino onorario del capoluogo calabrese. «È una dolorosa perdita anche per la città di Catanzaro», dice il sindaco Sergio Abramo, che ricorda come il capoluogo calabrese avesse instaurato con Zeffirelli «un rapporto di amicizia duraturo e significativo. L’amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Benito Gualtieri il 30 marzo 1995 conferì al grande regista la cittadinanza onoraria, solenne riconoscimento che ha legato in maniera indissolubile il nome di Zeffirelli alla nostra città. Il legame con il maestro è poi proseguita negli anni culminando con la firma alla regia dell’Aida, allestita dalla Fondazione Toscanini, la prima opera lirica messa in scena al Politeama nella stagione inaugurale, nel gennaio 2013.
GRANDE IL SUO IMPEGNO NEL GRANDE CINEMA A CUI LA CITTA' DI CATANZARO RESTERA' PER SEMPRE GRATA
A distanza di tanti anni – evidenzia il sindaco Abramo – resta ancora vivo il ricordo di quella storica serata con il teatro stracolmo di spettatori che fece parlare di sé nel mondo lirico italiano e non solo». A sua volta, l’assessore comunale alla Cultura, Ivan Cardamone, definisce Zeffirelli «maestro amato in tutto il mondo per il suo impegno nel grande cinema, nel teatro, nella lirica, nell’arte e nella televisione, a cui la città di Catanzaro resterà per sempre grata». Il direttore generale, Aldo Costa, e il sovrintendente, Gianvito Casadonte, a nome della Fondazione Politeama sottolineano «lo straordinario affetto che nel corso del tempo ha legato il maestro a quella che definiva la sua “carissima” Catanzaro. Nella memoria del nostro teatro rimarrà sempre impressa l’emozione della prima grandiosa opera lirica andata in scena a Catanzaro, la spettacolare rappresentazione dell’Aida, caratterizzata dalle straordinarie scenografie nate dal genio italiano di Zeffirelli». Costa, in particolare, ricorda infine «le continue telefonate con Luisa Nocentini, stretta collaboratrice del maestro che, grazie alla generosità di Adele Fulciniti, che vantava un rapporto diretto con il regista, favorì la messa in scena dell’opera in un teatro appena nato. Per me e per il sovrintendente Mario Foglietti fu un eccezionale evento che impreziosì la prima fortunatissima stagione teatrale inaugurata con il grande concerto dell’Orchestra dell’Arena di Verona».