1 ora fa:Avvisi elettronici e rete digitale, Colamaria (Udicon): «Un’occasione da non perdere»
16 ore fa:Pugliese si candida al fianco di Tridico: «Un atto d'amore per la nostra terra»
2 ore fa:Saracena, il sindaco agli studenti: «Siate protagonisti del futuro. La scuola è il primo bene comune»
14 ore fa:L’Unical celebra sei anni di successi: innovazione, crescita e apertura al territorio
17 ore fa:Campionati Europei U18 di Beach Volley: spettacolo sul lungomare di Schiavonea
14 ore fa:Completamento Sila-Mare: cittadini chiedono la convocazione un Consiglio Comunale aperto
16 ore fa:Giuseppe Fino tra i protagonisti del prestigioso torneo "Premier Padel" di Düsseldorf
1 ora fa:Santino Soda alla guida di Democrazia Sovrana e Popolare nell’alto jonio cosentino
17 ore fa:Allarme spopolamento in Calabria: «Abbiamo perso un’intera città»
15 ore fa:I Parchi Archeologici di Crotone e Sibari fanno il boom di visitatori: più di 140mila in tre mesi

Calabria zona rossa, Nino Spirlì: «Ricorso contro ordinanza»

1 minuti di lettura

Il presidente della Giunta regionale annuncia una battaglia legale: «Dati non giustificano chiusura, incerti i dati scientifici seguiti dal Governo»

Impugneremo la nuova ordinanza del ministro della Salute che istituisce la zona rossa in Calabria. Questa regione non merita un isolamento che rischia di esserle fatale». Lo afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che annuncia un ricorso contro il provvedimento firmato dal ministro Roberto Speranza. «Le costanti interlocuzioni che ho avuto in questi giorni con i membri del Governo e con il commissario Arcuri, al di là della grande disponibilità al dialogo da parte di tutti, non hanno prodotto - afferma Spirlì - alcuna modifica rispetto alla volontà, evidentemente preconcetta, di “chiudere” una regione i cui dati epidemiologici, di fatto, non giustificano alcun lockdown, soprattutto se confrontati con quelli delle nostre compagne di sventura: Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta». «Altre regioni, con dati peggiori dei nostri - spiega ancora il presidente ff della Regione -, sono state inoltre inserite nella zona arancione e hanno evitato - e ne sono felice - la chiusura. Non si comprendono, perciò, i criteri scientifici in base ai quali il Governo ha deciso la “vita” o la “morte” di un territorio. Perché è di questo che si tratta: un nuovo lockdown rischia di annichilire in modo definitivo una regione come la Calabria». «Nessuno nega le ataviche difficoltà del nostro sistema sanitario, ma, in queste ultime settimane, la Regione - attraverso misure differenziate e restrizioni mirate - è riuscita a limitare i danni e a tenere la curva epidemiologica sotto controllo. I dati ufficiali - continua Spirlì - confermano la bontà di questa impostazione: attualmente, i posti di area medica occupati sono il 16%, quelli di terapia intensiva raggiungono invece il 6%. La soglia che dovrebbe far scattare la chiusura è del 30%. È dunque piuttosto arduo comprendere le ragioni che sorreggono l’ordinanza ministeriale». «Il numero complessivo dei contagi e lo stato attuale del nostro servizio sanitario - conclude il massimo rappresentante della Giunta - non possono perciò offrire alcun supporto alla scelta di inserire la Calabria nelle zone rosse del Paese. In virtù di queste premesse, nella consapevolezza di dover difendere a ogni costo una regione e una comunità che hanno già fatto enormi sacrifici, annuncio la volontà della Giunta regionale di presentare ricorso un’ordinanza ingiusta. Il Governo ha deciso di punirci, ma noi non ci pieghiamo».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.