DI MARIAROSARIA RIZZUTI Fino ad oggi le aziende zootecniche regionali hanno subito ingenti danni derivanti dall’esistenza della cosiddetta
Bluetongue. Una malattia che non è trasmissibile all’uomo ma la sua presenza negli allevamenti ha determinato un blocco. Nelle movimentazioni di animali verso le altre regioni italiane. Negli ultimi tre anni la
Task Force Veterinaria - di concerto col Dipartimento Agricoltura ed in accordo con le principali associazioni di categoria. (Confagricoltura - Cia - Copagri) e ARA Calabria. – Ha predisposto appositi programmi straordinari di vaccinazioni per gli
animali sensibili nelle zone maggiormente colpite. Autorizzando nel contempo le deroghe consentite dalla normativa per agevolare la movimentazione all’interno della regione. Un lavoro quotidiano e costante che ha portato al raggiungimento di un importante e decisivo risultato, atteso da tanto tempo. Tenuto conto dei dati preliminari della sorveglianza sierologica ed entomologica effettuata nelle aziende zootecniche calabresi il Ministero della Salute. Con un apposito provvedimento ha infatti confermato che il sierotipo BTV2. Uno dei vari responsabile della malattia Bluetongue, non circola più nel territorio regionale.
BLUETONGUE, IL MINISTERO CONVALIDA IL LAVORO DELLA TASK FORCE VETERINARIA
Per dirla in parole povere le aziende zootecniche calabresi potranno ora movimentare gli animali verso le altre regioni italiane. Ora attendiamo fiduciosi la valutazione della Commissione europea. Grazie al meticoloso lavoro della “Task Force Veterinaria”. Congiuntamente all’attività dei Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali A risultato ottenuto le associazioni di categoria esprimono, il loro plauso al C
ommissario per il Piano di Rientro, Massimo Scura. Ed al sub commissario, Andrea Urbani, alla Task Force. Per le Attività Veterinarie e Sicurezza Alimentare ed ai Servizi veterinari delle Aziende Sanitarie Provinciali. L’attenzione e la sensibilità dimostrata dalle Istituzioni e dalle autorità competenti sono state assolutamente confortanti. La piena collaborazione degli allevatori calabresi ed il lavoro della categoria
medico veterinaria. Hanno invece rappresentato la dimostrazione più autentica del fatto che rispetto ad un problema. Per quanto grave o intenso possa essere, le soluzioni concertate, concordate e condivise sono il miglior viatico per ottenere risposte certe e risultati. Se oggi è possibile commercializzare gli animali sensibili al di fuori dei confini regionali lo si deve proprio a questo spirito di collaborazione ed al lavoro comune messo in campo.