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Basta sbarchi di clandestini, anche a Rossano inizia l’emergenza. La misura e’ colma.

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Il movimento Noi con Salvini Rossano, continua le sue tante battaglie politiche, a tutela del proprio territorio e della propria cultura. Tra queste, quella  contro l’immigrazione clandestina. Si ritiene, infatti, che in Italia, ascoltando la voce dei cittadini, la misura sia colma – l’immigrazione clandestina ha toccato livelli spaventosi rispetto agli anni passati; un dato sconcertante è che il 94% degli immigrati è di sesso maschile e la maggior parte di essi maggiorenni, donne e bambini in percentuali irrisorie. Molti immigrati giungono sulle nostre coste con ogni mezzo e condizioni atmosferiche, vedendo nell’Italia come in tutto l’occidente, una meta di benessere e senza alcuna voglia d’integrazione, a discapito di chi entra regolarmente con necessità di trovare un lavoro o un luogo sicuro per la propria famiglia. Dal punto di vista politico l’immigrazione clandestina va a toccare una serie di questioni sociali, si è già assistito nel corso della storia, come questo fenomeno, sotto i suoi diversi aspetti abbia influenzato il campo sociale, economico e politico della Nazione accogliente. Secondo agli ultimi dati Istat sul flusso immigratorio, sul nostro territorio, la città di Rossano si classifica al primo posto, per maggior numero di cittadini stranieri residenti. Quali potrebbero essere le ripercussioni sul nostro territorio e su tutto il territorio italiano? Essendo entrati illegalmente, i clandestini non possono accedere nel mercato del lavoro ufficiale. Pertanto, arrivati a destinazione, sono sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli che li sfruttano come manodopera a basso costo, approfittando del fatto che non sono regolarizzabili e sono facilmente ricattabili, proprio a causa della loro posizione irregolare. Ciò cosa crea? In quanto manodopera a basso costo, gli stranieri irregolari finiscono, loro malgrado, per abbassare i salari medi (svalutazione sociale) in taluni casi riflettendosi a danno dei lavoratori regolari peggiorandone la qualità della vita. Altri invece finiscono spesso per ingrossare la rete della criminalità organizzata, dove occupano un ruolo meno desiderabile e più rischioso. L’impatto di questa immigrazione incontrollata, sta avendo già gravi ripercussioni sul nostro territorio, il degrado urbano, i furti in appartamenti, i furti di rame, la microcriminalità, lo sfruttamento minorile e la prostituzione. Cosa si cela realmente dietro i flussi dell’immigrazione? A tutela di ciò il 6 marzo 1998, vede l’entrata in vigore della legge Turco - Napolitano, una serie di normative in tema d’immigrazione, in modo da controllare e disciplinare organicamente l’intera materia sull’immigrazione dall’estero, favorendo l’immigrazione regolare e scoraggiando l’immigrazione clandestina, inoltre, la legge disciplina l’iter verso l’acquisizione progressiva dei diritti da parte dell’immigrato regolare e al contempo introduce dei doveri che gli stranieri sono tenuti a osservare. In base alla legge suddetta, secondo la norma che regola il traffico di uomini, definendo pene piuttosto pesanti per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fino alla reclusione, viene attuata dall’ottobre 2013 all’ottobre 2014 dalle forze della Marina Militare e dall’Aeronautica Militare Italiane “L’operazione Mare Nostrum”, una missione militare umanitaria, con finalità di prestare soccorso ai migranti. In quest’ultimo periodo si sta assistendo a una scissione del popolo italiano in due fazioni; la prima in netta maggioranza, vorrebbe il rimpatrio dei clandestini, fornendo loro aiuto su territorio di origine; la seconda, che sia meglio tenerli, ma in centri di accoglienza, sotto controlli periodici e ben assistiti. Con l’estate alle porte e le decine di migliaia di migranti pronti a sbarcare sulle nostre coste, a farne le spese rischia di essere proprio il settore turismo, ritrovandosi spesso, vista la stagione, a popolare mete turistiche fianco a fianco con gli stessi turisti; ciò alimenta una sorta di business degli stranieri, da parte non solo di chi gestisce i centri di accoglienza, ma anche da parte dei piccoli albergatori vittime della crisi, magari amplificata proprio dall’invasione straniera, che di fronte ad un massiccio calo turistico, non disdegnano i check – in a profughi e richiedenti asilo, alla fine rimanendogli questo l’unico modo per sopravvivere economicamente alla crisi. Allo stato attuale, un immigrato costa alle casse dello Stato all’incirca 1000 € al mese, vivendo in strutture recettive come alberghi, case sfitte e centri di accoglienza, serviti di tutti i confort. Il nostro pensiero, - aggiunge il coordinatore cittadino Egidio Perri - va sempre e subito alle tante famiglie italiane e rossanesi che non hanno risorse economiche, e vivono di stenti e con molta difficoltà arrivano alla fine del mese. Perché quindi non usare questi € 1000 al mese per sostenere le famiglie italiane in difficoltà? Quello che vediamo fare con i clandestini è davvero uno schiaffo alla società civile, alle famiglie in difficoltà e contro il vero bisogno e necessità che invece hanno le famiglie italiane. Troppo spesso ci si nasconde dietro il perbenismo e il moralismo nei confronti degli immigrati clandestini e questo, mentre in Italia aumenta lo stato di povertà e di suicidi, perché abbiamo dall’altra parte, uno Stato Italiano, Regioni e Comuni che tutto fanno, meno che salvaguardare i diritti e le esigenze dei propri cittadini, ed è inaccettabile che gli stessi cittadini si facciano carico delle spese di tutto il circuito di portare clandestini. Con sempre più attenzione, gli enti citati, hanno più attenzione verso questa gentaglia clandestina, perché alla fine di questa si tratta poiché di persone clandestine perbene, in Italia ne entra solo l’1%, mentre ciò che ne rimane, sono addirittura facenti parti di organizzazioni terroristiche. Proprio per questo, i bisogni degli Italiani vengono prima di quelli degli stranieri clandestini. Chiedo – continua Perri – se è pronta la nostra cittadina a far fronte a un flusso d’immigrati, anche in vista della stagione estiva e quindi a un aumento degli sbarchi? E’ pronta la nostra cittadina a gestire con mezzi e forze dell’ordine una situazione di massima sicurezza che si prospetta all’orizzonte? E’ pronta la nostra cittadina ad affrontare un’emergenza sanitaria vista la moltitudine di malattie con la quale questi clandestini arrivano? Proprio ieri mattina, un clandestino affetto da tubercolosi, è stato ricoverato all’ospedale di Corigliano e messo in una stanza da solo, come se questo bastasse a fermare una grave malattia infettiva, si è tolto le flebo ed è scappato. Cosa assolutamente gravissima, se si considera che la tubercolosi è altamente trasmissibile. Quando capiranno i politicanti che non siamo pronti ad ospitare questa gente? Le nostre strutture ospedaliere sono insufficienti per chi vive nel comprensorio, pensate davvero che siano nelle condizioni di sopportare e supportare queste invasioni? La nostra risposta è NO! Se non mostriamo desso e subito l’attenzione necessaria, le ripercussioni sui nostri figli e sulle generazioni future, sul nostro vivere quotidiano, saranno molto serie.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.