Tutto pronto per ‘
Back to Cropalati’, la rassegna di musica e poesia nata da un’idea del già sindaco Fabrizio Grillo, che si terrà
mercoledì 17 e
giovedì 18 agosto in piazza delle Libertà a
Cropalati. La manifestazione, giunta all’undicesima edizione grazie alla collaborazione tra il Comune e le associazioni Lo Specchio e Opus Cropalati, è ormai un appuntamento irrinunciabile con la cultura. «Un momento di incontro per artisti e intellettuali, un’occasione per raccontare storie e ritrovare il calore e l’entusiasmo dell’accoglienza». Così
Peppe Voltarelli, direttore artistico dell’evento, ha descritto l’atmosfera che ogni anno circonda ‘Back to Cropalati’ e che ha permesso in questo decennio di avere tra gli ospiti anche artisti internazionali. Come, ad esempio, Marco Calliari da Montreal, il poeta visivo Tomas Mika da Praga, i cantautori Roberta Carrieri e Carmine Torchia, l’artista Andrea Tarli o lo straordinario fotografo amato in tutto il mondo Valerio Bispuri.Non è da meno l’edizione 2016, che vedrà sulla scena
Luisa Corcione e
Carlo Gallo “Bollari”. Oltre, ovviamente, allo stesso Voltarelli. «Questo festival – ha commentato il
sindaco Luigi Lettieri – significa molto per Cropalati. Negli anni è diventato un contenitore di idee, che ha dato la possibilità agli artisti di incontrarsi e alla popolazione di assistere a uno scambio emozionante tra la cultura e la tradizione dell’arte meridionale e quella che arrivava ogni anno da tutto il resto del mondo. Che sia piazza delle Libertà a ospitare un così spettacolare evento ci fa essere orgogliosi. Il nostro impegno per portare in questo piccolo grande borgo del basso Jonio cosentino più arte e più cultura è ormai noto. Lo abbiamo dimostrato con il ricco e variegato programma estivo. E ‘Back to Cropalati’ è una specie di fiore all’occhiello, perché negli anni la piazza è divenuta oltre che un punto di ritrovo, anche un punto di “ritorno”».
IL PROGRAMMA. Sarà la performance pittorica di Luisa Corcione a dare il via all’edizione 2016. L’artista, vincitrice del premio di pittura al Teatro Nuovo di Verona e fondatrice insieme con Ada Ferrante di Estudio, il centro artistico polifunzionale nato nel cuore di Napoli, si esibirà stasera,
mercoledì 17 agosto,
a partire dalle 21:30. Obiettivo dei suoi lavori è quello di approfondire il rapporto che esiste tra processi di inclusione ed espressione artistica dell’individuo. Nel 2015, insieme con le sorelle Anna e Rosaria, già ospiti di ‘Back to Cropalati’, ha partecipato al Festival Dvet-9 di Belgrado. Recentemente sta invece lavorando a
Il Servo di Robin Maugham, in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli con la regia di Pierpaolo Sepe. A seguire, sempre nella stessa serata, andrà in scena Carlo Gallo “Bollari”, giovane rivelazione del teatro nazionale di narrazione. Tra i suoi ultimi lavori, la collaborazione con Mimmo Calopresti nel film
Uno per tutti. Ma il percorso di “Bollari” inizia molto prima. Diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica di Udine, Carlo Gallo ha volto lo sguardo verso l’estero. Così, ha partecipato a importanti festival internazionali di teatro: il Festival di Avignone OFF, il Mittelfest di Cividale, il Festival Podium di Mosca e il Festival Primavera dei Teatri. Il suo nome compare tra quello dei fondatori del primo spazio OFF indipendente nella città di Crotone, il Teatro della Maruca, e dell’omonima compagnia che ha vinto i premi Otello Sarzi 2014 e Castelfiaba 2016. Il suo lavoro di ricerca da qualche anno si è concentrato in Calabria, con il recupero di memorie orali per strade, porti, mercati e campagne. Il risultato è un vero e proprio patrimonio letterario che vive ancora grazie all’intramontabile passaparola tra gli uomini, tra le popolazioni, tra le generazioni. Chiuderà la due giorni l’esibizione di Peppe Voltarelli, che
giovedì 18 agosto, sempre a partire
dalle 21:30, renderà omaggio al grande folk calabrese con
Voltarelli canta Profazio. Il progetto, pubblicato da Squilibri Editore, ha visto la luce a maggio e arriva sulle scene cropalatesi dopo un fortunato tour che ha toccato le principali città dello Stivale. Voltarelli, poliedrico artista di origini calabresi, ha voluto celebrare con questo suo lavoro lo sterminato repertorio di Otello Profazio, vincitore quest’anno del Premio Tenco, definito dallo stesso Voltarelli “un inarrivabile interprete delle tante anime del Meridione”.
GLI ANEDDOTI DI UN DIRETTORE ARTISTICO D’ECCEZIONE. «Quando per anni lavori a un progetto, come è successo qui con il festival – ha raccontato Voltarelli - , l’emozione per quello che riesci a costruire si mischia ai ricordi. Di volti, di sensazioni, di parole. Personali, ma anche collettivi. Cropalati è entrato nel cuore di tutti gli artisti che sono venuti qui. Nel tempo ho visto questo paese diventare un crocevia di culture molto interessante, grazie soprattutto all’impegno di tutti gli abitanti e all’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto il festival. Una volta il parroco, a causa della pioggia, pur di permettere all’evento di continuare, ha aperto le porte della chiesa e ha ospitato lì un dibattito. Fu un momento bellissimo. Mi è rimasto impresso, inoltre, il racconto dello scrittore francese Ricardo Monserrat, che dopo essere stato qui ha scritto una storia ambientata a Cropalati. Grazie poi – ha continuato il Direttore Artistico – , agli amici e coorganizzatori con me dell’evento, Luigi, Fabrizio, Antonio, Ottavio e Ginetta, siamo riusciti a rendere la popolazione partecipe. Abbiamo realizzato una grande opera di inclusione facendo in modo che tutta la cittadinanza potesse prendere parte alle operazioni del festival: ci hanno aiutato con le cene, con le sedie da piazzare di fronte al palcoscenico. In sostanza, si sono ribaltati i tradizionali ruoli di artista e pubblico. Per me e per noi è stata una grande soddisfazione. Ringrazio per questo tutti i cropalatesi».