Ucsi Calabria, al Congresso nazionale ci sarà anche Anna Russo: eletta delegata insieme a Santa Giannazzo
La sezione “Natuzza Evolo” chiude le votazioni: la collega di Gazzetta del Sud ottiene 21 preferenze e rappresenterà la Calabria al XXI Congresso Ucsi, chiamato a rinnovare lo Statuto e i vertici nazionali dell’informazione cattolica
CORIGLIANO-ROSSANO - La comunità giornalistica cattolica calabrese si prepara a vivere un momento decisivo per il futuro dell’Unione Cattolica Stampa Italiana. Con la conclusione delle operazioni di voto elettronico, la sezione regionale “Natuzza Evolo” ha eletto le proprie delegate al XXI Congresso nazionale Ucsi, che si terrà a Torino dal 23 al 25 gennaio 2026. Una tappa cruciale, convocata in via straordinaria per approvare il nuovo Statuto e in via ordinaria per rinnovare i vertici nazionali: presidente, vicepresidenti, consiglio, garanti e revisori dei conti.
A rappresentare la Calabria ci saranno le colleghe Santa Giannazzo, presidente Ucsi Calabria, eletta con 28 preferenze, e Anna Russo. La giornalista di Corigliano-Rossano, vice presidente Ucsi Calabria e corrispondente di Gazzetta del Sud, ha infatti ottenuto 21 voti. Alla consultazione hanno partecipato 35 degli aventi diritto (72,92%), in un clima di partecipazione che conferma la vitalità della sezione. A seguire, le preferenze espresse per Antonietta Catanese (5), Anna Domenica Capogreco (3), Michele Albanese e Saveria Maria Gigliotti (2), Maria Arcieri, Salvatore D’Elia, Gianluca Maisano e Michela Surace (1).
Nel commentare l’esito, la presidente Ucsi Calabria Santa Giannazzo ha richiamato l’identità profonda che anima la sezione intitolata alla mistica Natuzza Evolo, sottolineando l’importanza di vivere la professione giornalistica come una responsabilità sociale oltre che informativa. Per Giannazzo, il giornalista cattolico porta con sé una missione: «coniugare il diritto-dovere di informare con quei valori che sono fondamento della vita personale e professionale».
In un contesto mediatico attraversato da crisi di fiducia, polarizzazioni e fragilità culturali, la prospettiva dell’Ucsi punta a riaffermare il ruolo pubblico del giornalismo orientato alla cura delle relazioni, alla verità dei fatti, alla centralità della persona. Il Congresso di Torino sarà dunque non solo un passaggio formale, ma l’occasione per ridefinire il contributo dell’informazione cattolica nell’Italia di oggi: un giornalismo capace di leggere il sociale, interpretare le trasformazioni, dare voce ai territori e sostenere le comunità.