Consultorio di Cariati ancora chiuso perché manca l'ostetrica: «Inaccettabile. Basta promesse»
Nursind e Lampare attaccano Occhiuto e l’Asp di Cosenza che «preferiscono propaganda e passerelle». Un’accusa dura, che punta il dito anche contro la politica locale, definita «assente e incapace di difendere davvero i bisogni della comunità»
CARIATI - Ancora disservizi nell'Ospedale Vittorio Cosentino. Il consultorio familiare di Cariati, presidio considerato fondamentale per la salute delle donne, dei bambini e delle famiglie, risulta di fatto inattivo. A denunciarlo sono il sindacato Nursind Cosenza e Le Lampare BassoJonioCosentino, che segnalano come la mancanza dell’ostetrica abbia comportato la sospensione delle attività a data da destinarsi.
Una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente mentre si avvicinano le scadenze fissate dal decreto per l’attesa riapertura dell’ospedale di Cariati. «La realtà è questa – si legge nella nota stampa – mentre Occhiuto e l’Asp di Cosenza preferiscono propaganda e passerelle». Un’accusa dura, che punta il dito anche contro la politica locale, definita «assente e incapace di difendere davvero i bisogni della comunità».
Secondo Nursind e Lampare, troppi rappresentanti istituzionali avrebbero scelto «il silenzio o la convenienza», rinunciando a pretendere interventi concreti. Da qui la richiesta, netta e urgente, di una «riattivazione immediata del consultorio pubblico», insieme al rispetto delle tempistiche previste per l’ospedale e all’attivazione di servizi reali e non soltanto annunciati.
«Possibile mai che nessuno voglia occuparsi davvero di queste cose?» si domandano i promotori della denuncia, definendo «inaccettabile» che si continui con propaganda e polemiche mentre i cittadini restano privi di servizi essenziali.
La vicenda riaccende i riflettori su una situazione sanitaria che, secondo gli operatori e le associazioni del territorio, necessita di risposte tempestive e non più rinviabili.