La storia si ripete: Frecciarossa in ritardo e 30 passeggeri abbandonati a Sibari senza collegamenti
Ennesimo viaggio da incubo per i pendolari dell'unico treno a lunga percorrenza della Calabria del nord-est: famiglie e bambini lasciati a terra con una navetta da 11 posti per 30 viaggiatori

SIBARI (CASSANO JONIO) – Doveva essere la grande scommessa per collegare la Calabria del nord-est al resto d’Italia. Un fiore all’occhiello più volte sbandierato dalle amministrazioni locali e regionalui come simbolo di modernità e riscatto. Invece, per i passeggeri del Frecciarossa Bolzano-Sibari di venerdì 12 settembre, l’ennesima disavventura si è trasformata in una notte di rabbia e disagi. Siamo alle solite, nulla di nuovo a FortApache, ma è giusto continuare a denunciare nella speranza che qualcosa, prima o poi, cambi.
Il treno ad alta velocità è arrivato a Sibari con oltre 40 minuti di ritardo, intorno alle 23.20. Ad attenderlo, secondo le informazioni ricevute a bordo, avrebbe dovuto esserci il regionale appositamente predisposto per garantire la coincidenza verso Corigliano, Rossano, Crotone e le altre località lungo la costa jonica. Quel treno, però, non ha aspettato i viaggiatori e si è mosso in perfetto orario, lasciando a terra oltre 30 passeggeri, donne e bambini compresi.
«È un’ennesima beffa – denuncia un professionista rossanese che lavora come dirigente in Emilia e che aveva scelto di fare il pendolare almeno ogni due settimane per vedere le proprie figlie –. Sul treno ci avevano garantito la coincidenza, ma a Sibari non c’era nulla. Abbiamo aspettato oltre mezz’ora e alla fine è arrivata solo una navetta da 11 posti per 30 persone. Poi un’altra più piccola. Una situazione surreale, da denuncia».
Tra i viaggiatori rimasti senza soluzione, alcuni hanno trovato passaggi di fortuna, altri hanno dovuto chiamare parenti nel cuore della notte. «Io sono riuscito a salire sulla navetta per Corigliano – continua il pendolare – ma mia moglie ha dovuto affrontare la Statale 106 di notte con due bambine piccole per venirmi a prendere. È vergognoso che ancora oggi, in piena campagna elettorale in cui tutti parlano di sviluppo, accadano episodi simili».
La rabbia è tanta, soprattutto perché il collegamento Sibari–Bolzano era stato presentato come un traguardo storico per l’integrazione della Calabria con il resto del Paese. Ma i disagi di venerdì dimostrano quanto ancora sia fragile la catena dei servizi locali.
Molti dei passeggeri coinvolti hanno chiesto spiegazioni direttamente al personale di Trenitalia presente sul posto, che a sua volta ha sollecitato invano un servizio sostitutivo adeguato. Alla fine, la notte si è chiusa con famiglie rimaste bloccate a Sibari senza assistenza.
Un episodio che rischia di avere conseguenze anche più ampie: “Situazioni del genere – conclude il dirigente – sono disincentivanti per chi vuole tornare in Calabria, anche solo da pendolare. È così che si condanna il territorio all’isolamento”.