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L’ospedale di Insiti sarà collettato a Boscarello ma il depuratore non verrà potenziato (almeno per ora)

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CORIGLIANO-ROSSANO - Inizia a muoversi concretamente qualcosa nella grande selva dei sottoservizi dell’area di Insiti. Ieri, infatti, il Commissario straordinario per la depurazione ha convocato la Conferenza dei Servizi decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona propedeutica all’attuazione del progetto di collettamento del nuovo ospedale della Sibaritide al depuratore di località Boscarello.

Da quanto si legge dalla convocazione si tratterebbe, però, solo dei lavori del primo stralcio progettuale, quello che prevede, appunto, la realizzazione della canalizzazione fognaria dal nascente nosocomio all’impianto di depurazione. Dunque, almeno per il momento, non c’è in previsione alcun potenziamento del depuratore di Boscarello né alcuna opera di civilizzazione per allacciare alla fognatura le contrade urbanizzate di Insiti, Fabrizio grande e Fabrizio piccolo e le utenze circostanti. Dovranno aspettare con la prospettiva di essere tutti collettati al Depuratore di Piragineti che al momento risulterebbe di gran lunga sotto le sue potenzialità.

Del resto, questi lavori si faranno in somma urgenza per consentire una “rapida” operatività al nuovo ospedale entro i tempi previsti della sua apertura fissati per ottobre 2026 e in futuro serviranno ulteriori risorse e quasi sicuramente uno scavo nuovo per urbanizzare con il collettamento delle acque nere le restanti contrade del territorio.

A proposito di risorse. Le stime progettuali preliminari per il completamento della depurazione a Corigliano-Rossano, avevano individuato un fabbisogno complessivo di circa 22 milioni di euro per superare l’attuale impasse prevedendo l'adeguamento, riefficientamento e potenziamento dell'impianto di Boscarello (secondo stralcio) con un raddoppio di utenze (ricordiamo che in quel depuratore già oggi è sovraccaricato soprattutto delle utenze estive) e la realizzazione del nuovo collettore ospedaliero (primo stralcio).

Di questi 22 milioni di euro sarebbero ad oggi disponibili solo 14 milioni nelle casse del Commissario per la Depurazione mentre la Regione Calabria si sarebbe fatta carico di rimpinguare il fondo con ulteriori 8 milioni di euro provenienti dai Fondi FSC della nuova programmazione 2021/2027.

La Conferenza dei Servizi, quindi, si occuperà di portare a termine solo il progetto definitivo del primo stralcio per un valore in base d’asta di circa 4 milioni di euro, che sono quelli che servono per allacciare il nuovo ospedale ad un depuratore (Boscarello), a prescindere se questo ad oggi sia o meno adeguato alle esigenze e lasciando nel limbo circa un migliaio di utenze che non si sa se e quando verranno servite da un collettamento fognario. Il collettamento del nuovo ospedale avrà una geometria urbanistica a U.

Se in un primo momento si era pensato, infatti, che i tubi potessero seguire il segmento stradale (SP195, SS106 e strada di Boscarello), dalle carte progettuali si evince che il lungo collettore lungo quasi 4,5 km si snoderà per circa 1,5 km in linea retta dall’ospedale di Insiti fino al mare attraversando interamente Via Londra, in contrada Pirro Malena per poi tracciare per circa 1,5km il lungomare da Pirro Malena al ponte sul Coriglianeto e da qui, lungo il torrente, risalire fino al depuratore.

Da oggi si apre una finestra temporale di massimo 35 giorni per raccogliere le decisioni delle diverse amministrazioni e sarà interessante capire quale sarà la risposta del comune di Corigliano-Rossano e del sindaco Stasi che da sempre sostiene la tesi che se depurazione deve esserci dovrà servire certamente il nuovo ospedale ma anche tutte le contrade circostanti che rimangono fuori da una civile urbanizzazione.

Sembra tutto semplice… ma da quanto abbiamo modo di capire da queste premesse sarà tutt’altro che una passeggiata.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.