Inclusione, la Calabria del nord-est è l'area della regione dove vivono più giovani stranieri
Il rapporto di OpenPolis restituisce una fotografia di una popolazione sempre più anziana dove l'incidenza degloi under 18 è di solo il 15,7%. Di questi più dell'8% non è Italiano. Il record di Vaccarizzo: il comune più inclusivo del sud Italia - ECCO TUTTI I DATI
CORIGLIANO-ROSSANO - La Sibaritide è il territorio, insieme all’area grecanica del reggino, dove vive il maggior numero di minori stranieri in Calabria. È la fotografia che ci restituisce, ancora una volta, OpenPolis attraverso l’analisi fatta sul Rapporto “Con i Bambini” di Istat. Ancora una volta sono i numeri a dirci moltissimo sulla condizione sociale che si vive in un territorio che fa leva su tantissimo disagio e che, forse più di altre aree del meridione, inaspettatamente, sta sperimentando quella che è la pratica dell’inclusione.
Andiamo per gradi. Nel territorio della Calabria del nord-est, su una popolazione di oltre 231 mila abitanti effettivi che vivono i 58 comuni dell’area, ci sono ben 36.421 persone di età compresa tra 0 e 17 anni. Insomma, la nuova generazione, quella che dovrebbe garantire il ricambio di vita in quest’area del territorio, rappresenta appena il 15,7% della popolazione totale. Questo vuol dire che quasi il 75% della restante gente del nord-est è nell’età adulta e senile.
Ponendo un focus proprio sui giovani, non ancora maggiorenni, emerge un ulteriore dato (in crescita rispetto a questi numeri riferibili al 2023), che è quello dei giovani stranieri. Le persone di età compresa tra 0 e 17 anni, residenti nella Sibaritide-Pollino ma senza cittadinanza italiana, rappresentano l’8.4% dei loro coetanei. Nel totale sono 3.073 e sono, più o meno, equamente suddivisi, in parti uguali e con le dovute proporzioni, in tutti i comuni.
Si passa dai 1.189 (8,8%) ragazzi stranieri di Corigliano-Rossano a chi, invece, ha pochi giovani e anche zero “non italiani” nella propria anagrafe (Caloveto, Laino Castello, Scala Coeli, Papasidero, Nocara e Castroregio).
Nei numeri, però, si possono notare delle eccezioni ancora più particolari che sono limitate, perlopiù, ai paesi arbereshe. Ebbene nei territori italo-albanesi l’integrazione è di casa. Tant’è che, in quasi tutta la comunità dell’Arberia, grazie anche ai progetti Sprar che hanno avanzato negli anni, si registra una quota considerevole di ragazzi stranieri residenti mai più bassa del 10%.
E a detenere il particolare primato, locale, regionale e centro meridionale è il piccolo comune di Vaccarizzo Albanese: 994 anime, di cui 140 minori; tra questi ultimi ben 65 sono stranieri. Insomma dei bambini che giocano in piazza Scura quasi uno su due non è un cittadino italiano.
Il primato di Vakarici è solido. In Calabria, dietro il comune guidato dal Sindaco Pomillo, c’è solo quello di Camini (41,5% di residenti under 18 stranieri) e poi subito dietro Bocchigliero (30 giovani stranieri pari al 37,5%) ed un altro paese dell’Arberia sibarita, San Cosmo Albanese (31 giovani stranieri pari al 35,6% della popolazione minorenne). Per trovare un comune con una densità di popolazione giovanile straniera superiore a quella di Vaccarizzo, bisogna andare verso nord, sopra la cinta della Capitale, a Varco Sabino, in provincia di Rieti, dove su 11 ragazzi censiti ben 7 sono stranieri.