Un lupo si aggira alle porte del centro storico di Rossano: è un avvistamento insolito
Il canide questa volta è stato fotografato a Celadi, in un'area valliva lontana dai boschi della Sila greca e molto vicina alla costa. Preoccupati i residenti e anche gli allevatori della zona dove insistono greggi e poderi
CORIGLIANO-ROSSANO - La notizia sta passando in un'eco silenziosa, ma è carica di inquietudine e preoccupazione: un lupo è stato avvistato alle porte del centro storico di Rossano. Questa volta però l'esemplare non si trovava nella parte a monte del centro abitato, a ridosso dei boschi della Sila (qualche settimana fa un avvistamento era avvenuto tra Piana Vernile e Gallina), suo habitat naturale, ma nella Valle del Celadi, a pochi passi dal centro storico, a circa 150 metri d'altitudine ed in una zona quasi prossima alla costa.
Una fotografia, scattata da Domenico Sommario, un nostro lettore - che ringraziamo, mostra l'animale in un contesto assolutamente anomalo: l'intersezione tra l'antica strada di Porta della Giudecca e la ex statale 177, prossima ad un'area altamente urbanizzata.
L'immagine, nitida e inequivocabile, ha scatenato un'ondata di preoccupazione tra gli abitanti di Rossano e, soprattutto, tra gli allevatori delle vicine valli del Celadi e del Colognati. Queste aree, ricche di pascoli e allevamenti, ospitano tra l'altro numerosi greggi e poderi che ancora mantengono la tradizione di allevare piccoli animali. La presenza di un lupo così vicino ai centri abitati e agli allevamenti, ovviamente, ha suscitato timori per la sicurezza del bestiame, dal quale dipende l'economica di tante famiglie di quell'area, ma soprattutto per la serenità dei cittadini stessi.
Ma cosa spinge un lupo ad avventurarsi lontano dal suo habitat naturale, in un ambiente così antropizzato? Le ipotesi sono diverse. Potrebbe trattarsi di un esemplare anziano, smarrito e forse malato, allontanatosi dal branco, la sua famiglia. I lupi, infatti, sono animali sociali e la solitudine per un anziano può essere fatale. Altro motivo potrebbe essere stato la ricerca disperata di cibo che lo avrebbe condotto in questo territorio inaspettato.
Un'altra possibilità è che il cambiamento del suo ambiente naturale, forse una diminuzione delle sue prede abituali nella Sila, lo abbia spinto a cercare fortuna altrove, avvicinandosi, suo malgrado, al cuore pulsante della civiltà. E a proposito, un'altra delle cause potrebbe essere dettata dalla migrazione dei cinghiali sempre più a valle. Questo però presupporrebbe la presenza di un branco di lupi e non solo di un esemplare singolo. Ad ogni modo l'abbondanza di cibo - anche facilmente reperibile - potrebbe essere stata una tentazione irresistibile.
Resta il fatto che l'avvistamento impone una riflessione seria. È da tempo che si chiedono interventi istituzionali concreti e urgenti sia per frenare l'avanzato ormai senza freni dei cinghiali ma anche per arginare i lupi. Gli enti competenti dovrebbero attivare un monitoraggio della zona per accertare la presenza di altri lupi e per comprendere le ragioni di questo comportamento insolito. La convivenza tra uomo e lupo, che ricordiamo essere una specie protetta, richiede equilibrio e rispetto reciproco.