A Co-Ro si è tenuto l’evento “Educare al rispetto di genere”
Organizzato dal Club Inner Wheel, in collaborazione con il Rotary Club Corigliano-Rossano “Sybaris”, e la "Robert F. Kennedy Human Rights”, l’incontro ha favorito una riflessione collettiva, per approcciarsi al problema della violenza sulle donne con cautela, attenzione e rispetto
CORIGLIANO-ROSSANO - “Educare al rispetto di genere” questo il titolo dell’incontro svoltosi il 30 novembre presso il Centro di Eccellenza di Corigliano-Rossano.
Organizzato dal Club Inner Wheel, in collaborazione con il Rotary Club Corigliano-Rossano “Sybaris”, e la Robert F. Kennedy Human Rights”, l’Organizzazione Internazionale che si occupa della difesa dei Diritti Umani, l’evento ha favorito una riflessione collettiva, per approcciarsi al problema della violenza sulle donne con cautela, attenzione, “rispetto”.
Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione al tema, da parte della Presidente Inner Wheel, Ilaria Accroglianò Scorzafave, che ha voluto sottolineare, con decisione, l’interesse del Club per le tematiche e le problematiche di genere, si sono succeduti gli interventi della Presidente del Rotary Club Corigliano Rossano “Sybaris” e coordinatrice educativa della RFK Human Rights per la Calabria, Adriana Grispo; Antonio Gioiello, Presidente Associazione “Mondiversi” e autore del libro “Il femminicidio in Italia. Cinque anni all’inferno”, Armando Editore; Raffaella Accroglianò, Avvocato, particolarmente impegnata nella difesa dei Diritti delle donne e delle persone con fragilità sociale; Valentina Palma, psicologa e referente del Centro antiviolenza “Fabiana Luzzi” che opera nel nostro territorio, nel campo della difesa e della protezione delle donne vittime di violenza.
«Come Rotary Club Corigliano-Rossano “Sybaris”, - si legge nella nota stampa - riteniamo che le Associazioni, attivando interventi in rete con altri soggetti, sono chiamate a dare spazio a iniziative come quella proposta dal Club Inner Wheel, Corigliano Rossano “Sybaris”, supportata dal RC Corigliano-Rossano “Sybaris”, per creare l’ambiente adatto ad accogliere e favorire condivisioni, riflessioni e scambi, apertura di spazi in cui si pongono delle domande a cui devono seguire delle risposte, traducibili in azioni concrete, per l’educazione al rispetto di genere, da attivare in tutti i luoghi dell’educazione formale, informale e non formale. Creare modelli culturali e sociali virtuosi, abbattere e destrutturare gli stereotipi, veicolati da messaggi e immagini sempre più devianti, che alimentano le problematiche di genere, per aiutare bambini e bambine, ragazzi e ragazze a vivere nella migliore conoscenza del sé e dell’altro. Aiutare le giovani generazioni a valorizzare le differenze, esercitare il pensiero critico per difendersi dall’omologazione che una società, orientata al profitto e all'audience" di programmi televisivi e mediatici, finalizzati alla “spettacolarizzazione” della violenza, molto spesso, irresponsabilmente, impone».
«In questo delicato processo assumono importanza strategica i contesti familiari, che, attraverso un patto di corresponsabilità, devono poter trovare alleati nelle istituzioni, nei gangli della società sana, potendo avvalersi di un impianto normativo che vada nella direzione di favorire l’aspetto culturale, pedagogico, educativo e del supporto di figure di professionisti, operatori nel campo dell’educazione, medico-sanitario, della prevenzione, della tutela e del supporto, della cura».
«I temi affrontati dai relatori hanno marcato questo processo sinergico, sottolineando l’efficacia di azioni integrate, che possono condurre verso una maggiore e più corretta consapevolezza sociale. Con 46.000 Club e 1.200.000 soci e socie in tutto il mondo, Il Rotary International promuove il rispetto di genere attraverso azioni finalizzate a “non lasciare indietro nessuna ragazza”, favorire, cioè, il processo di “empowerment” delle donne, affinché possano essere protagoniste del loro futuro».
«Con la presenza degli attivisti dei Diritti umani in tutto il mondo, le cui immagini e storie sono state esposte nella mostra allestita nella sede del Centro di Eccellenza, attraverso il Progetto “ Speak Truth to Power” di Kerry Kennedy , la RFK Human RIGHTS promuove la difesa dei diritti fondamentali a livello globale».
«Nella classifica internazionale del Global Gender Gap Index, che definisce le politiche di genere, messe in atto in 146 Paesi, l’Italia occupa il 79 posto. Nonostante il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Unione Europea, la “Riforma Cartabia “abbiano dato impulso al processo di cambiamento, in chiave educativa e preventiva, molta strada resta ancora da fare, i risultati dipenderanno dal modo in cui ognuno di noi, cittadini e cittadine attivi, decideremo di percorrerla» concludono.