9 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
3 ore fa:Visita dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Corigliano-Rossano
4 ore fa:Dietro la violenza di genere: un fenomeno dalla profonda matrice culturale
8 ore fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
4 ore fa:Anche il Liceo Linguistico di Rossano in testa alla classifica provinciale di Eduscopio 2024
5 ore fa:La Vignetta dell'Eco
10 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
12 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa
6 ore fa:Uva risponde ad Antoniozzi: «Noi ragioniamo per l’interesse del nostro territorio senza limitarne altri»
11 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione

Treni inaccessibili ai pazienti in cura: il Frecciarossa torna al centro delle polemiche

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Se per i cittadini della sibaritide-pollino il diritto alla mobilità resta una chimera – per costi e carenza di offerta – lo è ancora di più per chi è costretto ad affrontare i cosiddetti “viaggi della speranza” per sottoporsi a cure mediche. A porre al centro del dibattito pubblico anche questa importantissima – e vitale - questione è Ranieri Filippelli della Vincenzino Filippelli Onlus, un’associazione che si prende cura dei bambini affetti da patologie onco-ematologiche e delle loro famiglie e che accompagna lungo tutto il percorso della malattia, offrendo loro supporto e aiuto sia morale che economico. L'Associazione, infatti, si occupa di prendere i contatti con i principali ospedali pediatrici oncologici, nonché di sostenere le spese di viaggio, vitto e alloggio dei bambini malati e dei loro genitori.

Come ha evidenziato Filipelli in una nota social: «Il Frecciarossa Sibari-Bolzano risulta inarrivabile per le categorie di cittadini che viaggiano spesso per cure mediche in ospedali ad alta specializzazione». E fa un esempio: «La tratta Sibari-Roma, per due persone andata e ritorno costa 270 euro. In auto, invece, costa 100 euro in meno. Dove sono gli incentivi pubblici – chiede provocatoriamente - per incoraggiare l'uso del treno anziché delle auto?».

Rendere più accessibile il servizio di trasporto via treno alle tante famiglie costrette ad affrontare lunghi viaggi per sottoporre i propri figli ad importanti cure mediche dovrebbe rientrare tra gli obiettivi principali delle politiche del welfare regionale - tant’è che il dipartimento di riferimento è giustappunto Salute e Welfare - e non una possibilità remota, accessibile solo ad una ristretta minoranza abbiente.

Questo disagio si somma, poi, ad una lunga serie di disservizi che abbiamo più volte denunciato e documentato nelle ultime settimane. Tra questi la chiusura della linea Sibari Crotone, con conseguente attivazione del servizio bus sostitutivo, risultato inefficiente e incompleto (leggi qui).

Nel frattempo, il Regionale di Trenitalia (Gruppo FS), di concerto con la Regione Calabria e ArtCal, committenti del servizio, ha comunicato che è stato esteso sino a Crotone i servizi bus in corrispondenza con gli orari di arrivo e partenza del Frecciarossa Sibari-Bolzano. Questo il dettaglio del nuovo servizio: RC111 (Partenza Sibari ore 23:00 – arrivo Crotone 01:30 / Fermate intermedie Corigliano, Rossano, Mirto Crosia, Cariati, Cirò); RC116 Partenza Crotone ore 3:30 – arrivo Sibari 06:00 / Fermate intermedie Corigliano, Rossano, Mirto Crosia, Cariati, Cirò).

La questione, dunque, resta la medesima ma si aggrava ulteriormente se consideriamo i disagi dei più fragili che, oltre ai danni legati all’inefficienza sistema sanitario, subiscono anche la beffa dell’inaccessibilità dei trasporti.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.