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La rinuncia di Baker Hughes innescherà una «reazione a catena distruttiva. Ed è tutta colpa di Stasi»

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CORIGLIANO-ROSSANO – L'Ora più buia è un bellissimo romanzo storico, patriottico (che ha ispirato l'omonimo film) di Anthony McCarten che racconta le ore in cui Winston  Churchill si presentava alla Camera dei Comuni per assumere l’incarico di primo ministro del Regno Unito mentre la nazione era in guerra. Per l'Inghilterra era un momento di grande tensione politica e sociale, di smarrimento e paura. Un po' quello che sta vivendo in queste ore la terza città della Calabria e l’intero territorio della Sibaritide dopo l’improvvisa (ma non inaspettata) rinuncia all’investimento industriale di Baker Hughes nel porto. «Questo territorio si trova davanti un futuro senza prospettiva occupazionale». E su questo sta facendo leva anche l’Opposizione consiliare che, tra le tante colpe, imputa a Stasi la grande responsabilità di non aver convocato il Consiglio comunale di Corigliano-Rossano per dargli la possibilità di esprimersi sulla proposta avanzata dalla multinazionale italo-americana. Una città «segnata» da una gestione politica che «sta portando a una crisi senza precedenti. Stiamo scrivendo una delle pagine più brutte e buie di Corigliano-Rossano che innescherà una reazione a catena distruttiva». È quanto ha detto Pasqualina Straface in apertura della Conferenza stampa convocata dai gruppi consiliari di Opposizione per chiarire le posizioni sulla vicenda porto.

La pasionaria di Forza Italia, nel suo doppio ruolo di consigliere regionale e leader delle minoranze in Assise civica, ha criticato aspramente la condotta politica e istituzionale di sindaco Stasi, evidenziando come la situazione che si è venuta a determinare rappresenta una «perdita in termini di sviluppo, crescita e occupazione». Secondo il consigliere, l'ossatura del futuro economico della città dovrebbe basarsi su settori chiave come agricoltura, pesca e turismo. Ma «siamo altrettanto convinti – ha aggiunto esprimendo delusione per l'opportunità persa di creare nuovi posti di lavoro - che questa città possa e debba anche crescere con l’industria attraverso investimenti come BH».

La paradossale vicenda che si sta consumando in queste ore, secondo Straface, è una «vera offesa» per le nuove generazioni. «La città perde dei capitali e la creazione di posti di lavoro» - spiega, sottolineando la necessità di un’amministrazione capace di stimolare lo sviluppo e non di ostacolarlo. La critica si fa ancora più aspra quando parla del consiglio comunale, definito come un organo «completamente offeso dal sindaco» e incapace di indirizzare le strategie necessarie per il territorio.

Da agosto, infatti, le Opposizioni hanno chiesto la convocazione di un’Assemblea civica monotematica per coinvolgere la cittadinanza e cristallizzare le posizioni. A parte le Conferenze di Capigruppo, però, di adunanze civiche non c’è stata nemmeno l’ombra. «Qui – ha chiosato Straface – abbiamo un uomo solo al comando e una presa di posizione ideologica contro il presidente Occhiuto e non possiamo accettare lezioni di pianificazione urbanistica – qui il riferimento al ricorso presentato da Stasi contro l’autorizzazione ZES - da chi tiene in mano il Piano strutturale associato fermo da oltre 5 anni».

Ora il punto è che se Stasi ha le sue marchiane e incontrovertibili colpe su quanto accaduto, certo non si possono dire illibato il centro destra né sul piano locale, tantomeno su quello regionale. Che, di fatto, in tutti questi mesi (della vertenza della Baker Hughes se ne parla da un anno ed è stato fronte acceso di campagna elettorale) ha atteso solo le mosse di Stasi. Null’altro. Anche la comunicazione al Prefetto di Cosenza, per chiedere il rispetto perentorio dei termini della richiesta di convocazione dell’Assemblea civica ad hoc presentata quasi due mesi fa, arriverà solo nelle prossime ore. Perché non ci si è rivolti prima al Prefetto?

C’è un gioco politico in atto. Quello è chiaro. E anche il capogruppo di uniti per Corigliano-Rossano, Piero Lucisano, lo ha evidenziato gettando strali ancora contro Stasi. «In questa città – ha detto – ormai abbiamo i professionisti del no», e avverte che «i territori circostanti sono scioccati da questa posizione assurda del sindaco Stasi» (altro che Provincia!). «È Chiaro ed è palese – ha scandito Lucisano – che Stasi continua la sua perenne campagna elettorale, questa volta per la corsa alla Regione».

Anche Giuseppe Turano, capogruppo di Forza Italia, ha messo in guardia: «Se noi continueremo ad essere sempre contro tutto, sanciremo la morte di questo territorio» e poi ha chiesto un confronto serio, avvertendo che un atteggiamento di solo respingimento non porterà a nulla di buono. Nella speranza dell’esponente forzista, ovviamente, rimane la possibilità che alla luce delle risultanze del Consiglio comunale che – si spera – possa dare un sostengo unanime all’investimento di Baker Hughes, la stessa società ritorni sui suoi passi e riveda la decisione di rinunciare all’investimento. Che poi è quello che sperano tutti, dalle associazioni di categoria alle organizzazioni sindacali.

Demetrio Caputo, capogruppo di Azione, ha descritto la situazione come un «fallimento totale» del sindaco Stasi, che continua a rifiutare proposte e dialogo. «Abbiamo fatto qualunque cosa per chiedere che si mitigassero le posizioni di Baker Hughes», ha aggiunto, criticando i consiglieri di maggioranza che pur essendo favorevoli all’investimento non hanno avuto il coraggio di uscire fuori e palesarsi «arroccandosi, di fatto, sulle posizioni di chiusura del sindaco».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.